De Laurentiis “in love”, il rapporto con Ancelotti decolla: “ecco cosa mi ha detto prima del Liverpool”

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Aurelio De Laurentiis ha instaurato un rapporto d’amicizia con Carletto Ancelotti che va al di là di quello lavorativo

Aurelio De Laurentiis ha già dimenticato Sarri e sembra davvero entusiasta del rapporto con il nuovo allenatore del Napoli, Carletto Ancelotti. Il neo tecnico partenopeo sta entusiasmando col suo gioco, mandando in visibilio i tifosi sopratutto a seguito della vittoria in Champions League contro il Liverpool. “Erano anni che avevamo contatti telefonici, ogni tanto Carlo si informava di nostri calciatori e io con lui dei suoi. Mi aveva colpito il suo equilibrio ma anche la sua educazione, perché quando intuiva che non ci sarebbero stati margini per trattative non insisteva. A me è sembrato che quest’appuntamento fosse scritto nell’universo calcistico, come se l’avesse deciso il destino: ci sono voluti cinque minuti, dico cinque, per arrivare all’accordo. La negoziazione più rapida dei miei circa quindici anni di calcio. Poi è venuto un avvocato, bravissimo, e sono stati sufficienti altri cinque minuti a me e a Chiavelli, l’amministratore delegato, per definire ogni dettaglio“, ha dichiarato De Laurentiis al Corriere dello sport.

Ancelotti
Marco Alpozzi/LaPresse

Il patron del Napoli ha svelato anche i retroscena delle telefonate con Ancelotti: “L’altro giorno Carlo era a Ischia, mi ha telefonato entusiasta: Aurelio, io qui ci potrei restare anche sei anni. Con lui si vive un rapporto umano, discutendo amabilmente dei reciproci interessi. E se parlo dicalcio, non si offende: prima del Liverpool, al mattino, gli ho telefonato… E così, ho espresso pareri. E lui con garbo, autorevolezza e autorità, mi ha detto: presidè, stai tranquillo, la vinciamo. L’ho preso in parola e all’87esimo ho detto: ma vuoi vedere che succede? E’ successo. Non può capire la mia reazione.  E comunque, per dire, mi tocca anche subire delle correzioni sul mondo cinematografico, del quale è esperto: ma lui ne approfitta perché è più giovane di me ed ha una memoria più fresca“.

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