Decreto Dignità: le conseguenze per i casinò online, leghe di calcio e altri sport

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Il Governo promuove il Decreto Dignità: tutto sulla norma che colpisce le sponsorizzazioni dei casinò online

Dopo che la Camera dei Deputati aveva dato il via libero al cosiddetto Decreto Dignità, promosso dal Governo a guida Movimento 5 Stelle e Lega, anche il Senato ha dato l’ok definitivo all’approvazione della legge. Si tratta di una norma che va a colpire le sponsorizzazioni dei casinò online, vietate in ogni forma.

Si tratta di un provvedimento che, a differenza della regolamentazione del gioco online avviata nel 2011, genera parecchi dubbi relativi alle conseguenze che un divieto totale di pubblicità potrebbe comportare per il futuro del settore.

Con la regolamentazione del 2011 sono stati oscurati tutti i siti di casinò online “illegali” (perché privi della concessione AAMS) e hanno potuto continuare ad operare nel mercato italiano solo siti specializzati di grande valore, il cui scopo è quello di fornire agli utenti valide informazioni sulle case da gioco più affidabili e confacenti alle proprie esigenze: per farsi un’idea basta visitare https://wisecasino.net. Con quest’ultima legge, invece, si finirebbe proprio col colpire i portali legali autorizzati AAMS) che hanno come scopo quello di offrire una valida informazione agli utenti che volontariamente  vi accedono, per informarsi riguardo tutto ciò che occorre sapere quando si decide di giocare in un casinò online.

Altre conseguenze di questa norma si ripercuotono sullo sport. Infatti, a partire dal termine della corrente stagione sportiva i club di tutte le principali competizioni inclusi il calcio, il basket, la pallavolo ed altri sport, non potranno più sponsorizzare gli operatori di casinò online, perdendo così parecchi fondi che venivano investiti da questo settore.

Le reazioni di Serie A, Serie B e delle leghe degli altri sport

Il provvedimento non poteva lasciare indifferente la Lega calcio e quelle relative agli altri sport del nostro paese, viste le nefaste conseguenze dal punto di vista economico per i club. Per questo la Serie A, B, la lega pallavolo e quella del basket (sia maschile che femminile), hanno commentato con disapprovazione la legge.

Le leghe coinvolte hanno sottolineato quanto l’idea di fare una lotta convinta alla ludopatia sia condivisibile e che la riforma, volta ad eliminare i rischi collegati al gioco d’azzardo e a contrastare il gioco illegale e le frodi, sia giusta. Ma ciò che non va giù alla Lega che rappresenta le società di calcio e a quelle degli altri sport, sono le modalità scelte, che non hanno preso fino a questo momento in considerazione l’ipotesi di coinvolgere tutto il mondo dello sport nel dibattito per il riordino della materia. Assieme, ovviamente, al Governo, ai Monopoli di Stato e alle società di gambling interessate.

Considerazioni finali: l’importanza delle risorse per le società sportive

Per dare un’idea delle ragioni sostenute dalle leghe, basti pensare che nel solo calcio si stima che nel prossimo triennio si andrà a perdere una somma totale di circa 700 milioni di euro, a causa dell’impossibilità di sponsorizzare le società di betting e i casinò online. D’altra parte, oltre la metà dei club della Serie A hanno sponsorizzazioni di questo tipo che dovranno necessariamente abbandonare, prevedibilmente in favore di società calcistiche estere, che si troveranno ad avere introiti maggiori e quindi maggiori possibilità di spesa per essere competitive. Questo fenomeno genera chiari effetti negativi per le nostre società, in un settore dove le risorse di cui si dispone spesso fanno la differenza per centrare gli obbiettivi stagionali e nell’allestimento delle rose (si pensi ad esempio al caso Cristiano Ronaldo). Per tale ragione le leghe stanno tentando di risolvere questo spinoso problema.

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