MotoGp – Iannone punge la Suzuki, la sincerità di Andrea è disarmante: “siamo indietro, si vede che quello che dico io è vero”

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Andrea Iannone commenta il suo ottavo posto in qualifica al Red Bull Ring: le parole del campione di Vasto colpiscono la Suzuki

E’ Marc Marquez il poleman del Gp d’Austria: lo spagnolo della Honda ha beffato per soli due millesimi Andrea Dovizioso, secondo davanti al compagno di squadra Jorge Lorenzo. Quarto tempo in qualifica al Red Bull Ring per Danilo Petrucci, mentre le Yamaha continuano a non sorridere, con Vinales 11° e Valentino Rossi che non è riuscito a superare la Q1 e dovrà partire dalla 14ª casella in griglia di partenza domani, affrontando quindi una gara tutta in rimonta.

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Ottavo invece l’italiano della Suzuki Andrea Iannone: il campione di Vasto non è troppo soddisfatto del suo lavoro al’interno del team e non perde occasione per ricordarlo: “in questa pista c’è veramente poco da fare per noi, domani partiamo cerchiamo di fare un’ottima gara, ma… paghiamo tanto, questa è la dimostrazione che siamo indietro su tante cose, sono contento che si vede perchè così quello che dico è vero, carta canta, il mio record è ancora lì quindi vuol dire che so guidare“, ha dichiarato ai microfoni Sky.

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/ AFP PHOTO / FILIPPO MONTEFORTE

La situazione è questa il mio stato d’animo è che domani proverò a fare il massimo, in tanti hanno messo in dubbio il fatto che io possa essere un pilota veloce o no, fortunatamente non è così, io sto ancora facendo sviluppo per Suzuki, nei test mi fanno provare romba nuota, magari non arriva tutta, io la provo e do la mia opinione“, ha concluso Iannone.

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“Perdiamo in accelerazione, perdiamo sul rettilineo e dopo pochi giri la gomma scivola tanto, sia la media che la soft. Quindi cosa posso dire? Sono positivo? No, sono molto preoccupato e anche un po’ scocciato perché mi sento un pilota veloce e alla fine mi prendo tutte le bastonate io, ma alla fine penso che da me dipende poco. Penso che neanche mi spetti così tanto ricevere le evoluzioni, ma penso anche che ci sia un telaio evoluzione che usa Alex ed io no. Ci sono anche altre cose, ma non sta a me. Se la via da seguire è questa io mi adeguo. Per il momento non c’è un qualcosa di così importante che possa far andare la moto più forte di due tre decimi al giro,  qualcosa che magari decidono di non dare a me. Da un lato potrebbe anche essere giusto, potrebbe almeno. Ovviamente il pilota spera sempre che non accada questo, però potrebbe essere anche condivisibile. In passato mi sono trovato nella stessa situazione, ma diciamo che ho avuto un ottimo trattamento fino alla fine. Mi aspetto che sarà così anche qui. Penso che sia normale, poi ogni Casa decide come portare avanti determinate cose. Io sono assolutamente d’accordo anche se penso che quando un pilota è in una squadra, debba lavorare fino alla fine dell’anno con professionalità. Io questo lo farò, e questo magari mi aspetto anche dall’altra parte. Se ci sono novità fino alla fine, mi aspetto di esserne messo al corrente. Capiremo da qui in avanti cosa riusciremo a fare, dove riusciremo a migliorare e cosa avrò a disposizione e cosa no. In questo momento non ci sono grandi cose per cui essere curiosi e che potrebbero farmi andare più forte”, ha aggiunto Iannone a GpOne.

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