Federer e il tabù dell’omosessualità nel tennis: “essere gay non è un male. Pronto a sostenere chiunque farà coming out”

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Roger Federer ha affrontato con la sua proverbiale eleganza la scottante tematica dell’omosessualità nel tennis: il tennista svizzero ha invitato a fare coming out qualsiasi collega, offrendogli i proprio supporto

Rispondendo alle domande dei media a Cincinnati, Roger Federer si è trovato a dover affrontare una delle tematiche più scottanti riguardanti il mondo dello sport in generale, ed in particolare quello del tennis: l’omosessualità. Sono ancora pochi i tennisi che hanno fatto apertamente coming out, mentre la maggior parte, sia ATP che WTA, tiene segrete le proprie relazioni per paura che esse possano ripercuotersi sulle proprie carriere. Federer ha parlato dell’omosessualità nel tennis con la solita eleganza che lo contraddistingue, appoggiado il coming out di qualsiasi collega senza alcun problema: “si, penso che non ci siano problemi. Forse alcuni giocatori hanno scelto di non fare questo importante passo, ma sono convinto che non ci sarebbe nessun tipo di problema. È una buona cosa, non importa da dove vieni, chi sei, io ci sarò se qualcuno decidesse di aprirsi a riguardo. Penso che una volta trovato il coraggio tutto possa solo migliorare. Tutti dovrebbero sostenersi a vicenda su questo pianeta”.

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