Atletica – Europei Under 18, prestazione straordinaria nella marcia di Davide Finocchietti ed Aldo Andrei

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Fantastica doppietta azzurra Finocchietti-Andrei agli Europei under 18 di Gyor nei 10000, a vent’anni dall’ultimo uno-due azzurro in un campionato europeo

 Fantastica doppietta azzurra nella seconda giornata degli Europei under 18 di Gyor (Ungheria). Il livornese Davide Finocchietti è il nuovo campione europeo dei 10000 di marcia. Alle sue spalle, in una meravigliosa mattinata per l’Italia Team, si è piazzato il trentino Aldo Andrei. Gara tattica nella quale Finocchietti ha chiuso in 45:01.33 ed è stato decisivo il forcing che ha assestato negli ultimi tre chilometri in collaborazione con il compagno di squadra Andrei che si è piazzato secondo in 45:03.50. La sanzione inflitta a due giri dal termine allo spagnolo Pedro Conesa, il rivale più temibile del duo azzurro, ha spianato la strada a Finocchietti, allenato da Massimo Passoni, e ad Andrei, seguito dal papà ex marciatore Lorenzo. Un urlo al traguardo, una gioia liberata da Davide nell’abbraccio con i familiari che lo hanno seguito dalla Toscana e che hanno sventolato lo striscione “Forza folletto amaranto, Livorno è qui”. Gioia immensa anche per Aldo, circondato da una famiglia che ha la marcia nel dna. Un risultato, quello di stamattina, che con le dovute proporzioni riporta alla memoria un’altra storica doppietta della marcia azzurra, l’uno-due dell’indimenticabile Annarita Sidoti e Erica Alfridi, oro e argento dei 10km agli Europei di Budapest 1998. Per gli azzurri sale a tre il bottino di medaglie dopo il bronzo di ieri, sempre nella marcia, con Simona Bertini.

LA GARA – Prima metà con andatura controllata, ma i destini della gara cambiano intorno ai tre chilometri dal traguardo quando Finocchietti decide che è il momento di rompere gli indugi. Il campione italiano della Libertas Runners si mette alla testa del gruppetto di sette uomini e con una proposta di squalifica comincia a dettare il ritmo. Il forcing riduce ulteriormente i pretendenti: a quattro giri dall’arrivo restano in cinque. Sempre guardingo anche Aldo Andrei, l’azzurrino della GS Valsugana Trentino che partecipa all’impeccabile strategia di squadra elaborata dal tecnico azzurro giovanile Ruggero Sala. La svolta si materializza a due giri dal termine quando lo spagnolo Conesa rimedia il terzo “cartellino” e deve fermarsi in pit lane per la sanzione. È il via libera definitivo a Finocchietti e Andrei verso un finale memorabile di lacrime e abbracci. Per il bronzo c’è il turco Topsakal (45:09.22) dopo la sanzione al francese Duc che aveva sprintato per il secondo posto con Andrei.

URLO DI GIOIA – “In quell’urlo ci sono tutti i mesi di preparazione per andare bene in questa gara – è il commento di Davide Finocchietti – E adesso non vedo l’ora di volare ai Giochi Olimpici giovanili di Buenos Aires. Siamo partiti piano, la mia strategia era restare dietro per poi cambiare passo nella seconda parte. Il mio allenatore mi ha consigliato in insistere sul ritmo e gli ho dato retta ciecamente. Con Aldo non ci conoscevamo bene, siamo stati in camera insieme dal raduno di Predazzo e ci siamo trovati bene in questa avventura”. Pazzo di gioia anche Andrei: “Sono contentissimo di questa gara, era il meglio che potessi aspettarmi. È stata una grande lotta negli ultimi trecento metri con il rivale turco e quello francese. Cos’ è bellissimo. Sidoti e Alfridi fecero doppietta a Budapest? Che onore, vuol dire che per i marciatori l’Ungheria porta bene”.

FILPI SHOW – Nella mattinata di Gyor ha brillato anche Giuseppe Filpi, argento un anno fa in questo stesso impianto all’Eyof, diventato il quarto allievo azzurro di sempre nei 110hs con 13.62 (+2.0) a 19 centesimi dal record italiano (13.43) che Mattia Di Panfilo stabilì proprio agli Europei under 18 di Tbilisi. Davanti al campano, oltre a Di Panfilo, restano soltanto Perini e Howe. Nel pomeriggio, dalle 17, tornerà in pista per la semifinale. Entrano in finale nell’asta senza fatica gli astisti Ivan De Angelis e Simone Di Cerbo, entrambi a 4,80, misura domata dal laziale al primo tentativo e dal campano al secondo. Nei 400hs Emma Silvestriavanza con il secondo tempo delle batterie (1:00.58) e vola in semifinale anche Angelica Ghergo (1:01.07), mentre non ha corso tra gli uomini Giulio Luciani per un guaio muscolare. Accedono alla finale anche le due saltatrici in alto Idea Pieroni e Rebecca Pavan, solide a 1,77. Ludovica Montanaro si ferma a 13,04 nel peso, out in qualificazione.

CHE POMERIGGIO – Attesa per le finali di Larissa Iapichino e Veronica Crida nel lungo, di Gabriele Tosti (triplo) e nei lanci di Carmelo Musci e Riccardo Ferrara (peso), Sara Zuccaro (martello), Enrico Saccomano (disco). Tocca alle velociste Chiara Gherardie Dalia Kaddari nelle batterie dei 200, a Lorenzo Benati e Francesco Domenico Rossi nel primo round dei 400 e ai mezzofondisti Carmelo Cannizzaro e Samuele Siena nei 2000 siepi. In semifinale Eleonora Foudraz (400) e Sophia Favalli (800).

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