MotoGp – Caduta Pirro, parla il direttore del Mugello: “non esiste un dosso, non rinunceremo a quel tratto”

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Tutta la verità di Paolo Poli, CEO e direttore generale dell’autodromo del Mugello, sullo scollinamento del circuito italiano, che sta facendo discutere dopo la caduta di ieri di Michele Pirro

La caduta di Michele Pirro durante le Fp2 del Gp d’Italia ha spaventato tifosi, team e staff nel paddock del Mugello. Il terzo pilota Ducati è stato protagonista di un terribile volo che ha messo in allarme tutto il suo team, e non solo. Pirro sarà dimesso probabilmente domani dall’ospedale di Firenze e farà di tutto per assistere dai box Ducati alla gara. La caduta di Pirro ha però fatto scattare un campanellino d’allarme tra i piloti: tanti infatti adesso dichiarano pericoloso lo scollinamento del rettilineo prima della San Donato, ma c’è chi vuole fare un po’ di chiarezza.

michele pirro
LaPresse

Prima di tutto voglio ringraziare tutto il personale che ieri è intervenuto in soccorso di Michele Pirro, rivelando la preparazione e professionalità di un sistema che ha funzionato alla perfezione, assicurando al pilota Ducati le immediate cure necessarie. Sono contento che Pirro se la sia cavata bene”, ha esordito Paolo Poli, CEO e direttore generale dell’autodromo del Mugello, a Motorsport.com.

Non esiste un dosso, né uno scollinamento. Il rettilineo del Mugello ha un tratto di oltre 200 metri che sale con una pendenza del 4,45% all’inizio e arriva allo 0,31%, ma non c’è mai un punto in cui l’asfalto scende, ma spiana…. Il volo di Michele Pirro è stato spaventoso, è vero, ma la causa del crash non è stata la pista, ma da quanto mi è dato sapere da un problema tecnico che poteva verificarsi anche in un altro punto della pista. Proprio l’incidente di Pirro testimonia che la pista è sicura, tanto che domani potremmo avere il pilota Ducati nel paddock con noi. È caduto a una velocità di circa 350 km/h e non aveva la tuta con l’airbag: non ha urtato contro nessun ostacolo, per cui ha preso una gran botta, ma ne è venuto fuori bene. E’ un tratto che caratterizza la pista del Mugello al quale non rinunceremo. Si tratta di un passaggio naturale che è sicuramente da brivido, ma che nel tempo ha dimostrato che è sicuro. Abbiamo avuto cadute importanti, ma nessun pilota che si è fatto male seriamente”, ha continuato, prima di specificare che nessuno, in Dorna, si è lamentato: “nessuno ci ha detto niente. Ci hanno fatto solo i complimenti per i soccorsi a Pirro”.

Infine un ultimo commento sulle velocità raggiunte: “forse le velocità che si raggiungono in fondo al dritto sono troppo elevate…Non è mio compito entrare nel dettaglio, ma basterebbe far rispettare il regolamento”.

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