Giro d’Italia, ecco la nuova classifica generale dopo la tappa pazzesca di oggi: Froome maglia Rosa e Azzurra, si decide tutto a Cervinia

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Giro d’Italia, ecco la nuova classifica generale dopo l’impresa di Froome a Bardonecchia: il britannico è anche leader della classifica degli scalatori

Chris Froome vince la sua 2ª tappa al Giro d’Italia con un’impresa leggendaria: ha attaccato da solo sullo sterrato del Colle delle Finestre a 82km del traguardo dello Jafferau, rifilando distacchi pazzeschi a tutti gli altri. Un’azione eroica, d’altri tempi. Adesso il britannico è il nuovo leader della classifica generale, mentre Simon Yates in crisi arriva sul traguardo con oltre 38 minuti di ritardo ed esce addirittura dalla top-15 della graduatoria. Tom Dumoulin è sempre secondo, con 40” di ritardo dal keniano bianco.

Foto Massimo Paolone – LaPresse

Terzo Thibaut Pinot con 4′ e 17” di ritardo: peccato per Pozzovivo, che nel miglior Giro d’Italia della sua carriera adesso si ritrova 6° con 8′ e 03” di ritardo dalla maglia rosa, nonostante nelle salite di oggi abbia perso soltanto pochi secondi dai migliori ma la tattica della gara l’ha portato a perdere minuti su minuti nei tratti in discesa e pianura. Bene l’altro azzurro in classifica generale, Davide Formolo: 7° sul traguardo, 11° in classifica. Si deciderà tutto domani a Cervinia, un altro tappone pazzesco con tre salite durissime per oltre 4.400 metri di dislivello una dietro l’altra negli 80km finali. Dumoulin tenterà di mandare in crisi Froome per bissare il Giro d’Italia dopo il trionfo dello scorso anno, il britannico stavolta dovrà invece difendersi. Per il podio, Miguel Angel Lopez tenterà di impensierire Pinot: il ritardo del colombiano dal francese è di appena 40”. Più indietro Carapaz, ma attenzione: la tappa di oggi ci ha dimostrato che tutto può ribaltarsi di nuovo.

Chris Froome, intanto, si prende anche la maglia azzurra di miglior scalatore: con 123 punti, ha superato Yates fermo a 91. Terzo anche qui Pinot con 70 punti, poi Carapaz con 65. Per la maglia ciclamino, invece, la sfida tra Viviani e Bennett si deciderà a Roma, ma il nostro campione olimpico ha un vantaggio nettissimo: manca solo la matematica. Che nel ciclismo, comunque, non è roba da poco.

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