F1, Grosjean mette le cose in chiaro: “chiamarci Ferrari B è offensivo per le persone che lavorano sulla VF-18”

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Romain Grosjean ha respinto al mittente le critiche sulla Haas, sottolineando come sia offensivo considerarla come una Ferrari B

Grosjean
© Photo4 / LaPresse

Ottime prestazioni ma zero punti, velocità impressionante ed errori madornali che hanno rovinato il fine settimana australiano del Team Haas. La distrazione dei meccanici durante il pit stop di Grosjean non solo ha chiuso di fatto la gara del francese, ma ha costretto la scuderia americana a tornare a casa con un pugno di mosche dopo il ritiro anche di Magnussen. I team avversari però sono rimasti stupiti dalla velocità della Haas, paventando torbidi sotterfugi che Grosjean ha rispedito al mittente:

“Ogni volta che siamo veloci è sempre la stessa storia, era già successo, eravamo una Ferrari B anche l’anno scorso. Usiamo lo stesso motore, lo stesso cambio, la stessa sospensione. Tutti sanno che questa sospensione definisce gran parte del flusso, quindi ovviamente ci saranno delle somiglianze. Ma stiamo costruendo la nostra macchina. Non è bello dire ciò, è offensivo soprattutto per le persone che lavorano duramente e producono la VF-18. Penso che il modo in cui gestiamo il nostro team e il modo in cui abbiamo costruito la partnership con la Ferrari sia positivo per la Formula 1Dimostra che si può entrare nel mondiale e fare le cose abbastanza bene in un lasso di tempo relativamente breve. Certo, se avessimo dovuto fare tutto da zero non saremmo dove siamo oggi. Abbiamo componenti della Ferrari e questo è molto importante per noi, ma credo sia un bene per chi vuole entrare in Formula 1 aver dimostrato che, se vuoi farlo, c’è un modo per avere essere competitivi in tempi brevi”.

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