Ansia derby, Pato ‘scruta’ il Milan: “Gattuso uomo in più, André Silva fortissimo. Tornare in Italia? Perchè no…”

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Intervistato da Tuttosport, Alexandre Pato ha parlato del Milan e delle sue sensazioni relative al derby, svelando anche la propria volontà di andare al Mondiale

Gattuso
Gattuso – LaPresse/Spada

Di derby se ne intende eccome, basti pensare a quello del 2 aprile 2011, quando con una doppietta lanciò la corsa del Milan verso la vittoria dello scudetto. Alexandre Pato adesso la stracittadina di Milano la vive dalla Cina, dove gioca e segna con regolarità. La partita di San Siro la guarderà dalla propria tv, sperando in una vittoria del Milan e del suo amico Gattuso. Intervistato da Tuttosport, l’attaccante brasiliano ha parlato dei rossoneri e di questa sua nuova avventura in Asia, svelando anche la volontà di andare ai Mondiali:

“Mi aspetto una grande partita con un Milan in un’ottima condizione fisica e mentale e un’Inter in lieve calo e sotto maggior pressione ma guai a darla per sconfitta in partenza. Ne vedremo delle belle. Il derby di Milano si guarda sempre, ovunque ci si trovi. Mi aspettavo la rinascita del Milan, la squadra è di qualità, ci sono tanti giovani bravi, conosco bene Rino e so cosa significa per lui allenare il Milan, “vivere” in quel posto sacro che è Milanello. Uomini decisivi? Per l’Inter dico Icardi. Per il Milan spero capitan Bonucci. Poi c’è anche Gattuso, lui è un idolo di tutti i milanisti, ha il carattere e la personalità giusta e sa dialogare bene con i giocatori. E’ uno che compatta tutto il gruppo. Ero sicuro che avrebbe preso la strada di allenatore e che sarebbe arrivato al Milan”.

Pato poi si sofferma sugli attuali attaccanti del Milan, parlando di André Silva e Cutrone:

“Il portoghese è fortissimo, bisogna lasciarlo lavorare e soprattutto lasciarlo tranquillo. Per quanto riguarda Cutrone, ho seguito questo ragazzo negli ultimi mesi e devo dire che mi ha impressionato. Tornare in Italia? Se un giorno qualcuno dovesse propormi di tornare in Europa per un bel progetto nuovo e stimolante, sarei felice. Se questo progetto fosse in Italia, sarei doppiamente felice: con l’Italia ho un legame speciale. Ho 28 anni, ho ancora tanti anni davanti a me. Vivere in un paese così diverso e così lontano, non solo geograficamente, dall’Europa e dal Sud America è un’esperienza di vita, più che di lavoro. La scorsa stagione è stata positiva: il Quanjian si è rivelato la rivelazione del campionato, ottenendo risultati importantissimi. Abbiamo battuto due volte il Guangzhou Evergrande e centrato il terzo posto in campionato. Questa stagione sarà ancora più difficile, tutti ci conoscono e ci saranno tante partite in più e trasferte lunghe in tutto il continente asiatico. L’obiettivo è vincere il campionato e portare in alto il club in Asia. Sono stati 17 i gol stagionali, ho aiutato la squadra a crescere e ho anche imparato tanto. Continuerò così ad aiutare la squadra con quello che so fare meglio: i gol. Il mio obiettivo è tornare nella Seleçao. So che non giocando in Europa o Sud America è difficile, ma mancano pochi mesi al Mondiale e spero di andarci”.

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