F1 – Wolff mastica amaro a Melbourne, Mercedes in difficoltà? Le parole del team principal non lasciano dubbi

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Toto Wolff analizza la gara di oggi a Melbourne: esordio non proprio soddisfacente per la Mercedes al Gp d’Australia

Inizia col botto la stagione 2018 di F1 per la Ferrari. Una settimana dopo la strepitosa vittoria di Andrea Dovizioso all’esordio stagionale, l’Italia torna a festeggiare, il tricolore sventola alto, fiero ed orgoglioso, per il primo successo di Sebastian Vettel, in Australia. Tutto merito di una strategia impeccabile per il tedesco, che ha chiuso la sua gara davanti a tutti, lasciandosi alle spalle un delusissimo Lewis Hamilton e Kimi Raikkonen. Aria certamente non soddisfatta in casa Mercedes che già ieri ha dovuto fare i conti con l’amarissimo incidente di Valtteri Bottas e la conseguente sostituzione del cambio costata cara al finlandese e a tutto il team. Toto Wolff non ha nascosto un pizzico di delusione ai microfoni Sky:

“la gara è cominciata abbastanza bene ma naturalmente con una sola macchina è molto difficile fare una buona strategia, dietro di noi Kimi ha fatto il pitstop quindi abbiamo deciso anche noi di coprirlo, poi il nostro sistema ha detto che avevamo il margine per essere avanti, ma come si è visto in tv non siamo avanti e dobbiamo capire cosa è successo. Il finale di Lewis? E’ normale, ha fatto l’attacco per 30 giri dietro di Sebastian ed è chiaro che non si può fare con le gomme. Non abbiamo avuto nessun problema di consumi. Bottas? Quando si parte 15° non si può fare molto a Melbourne“. 

Il team principal Mercedes ha poi ammesso di avere avuto un problema col software:

“Pensavamo di avere un margine di tre secondi sulla Ferrari che, invece, non c’era. Stiamo cercando di capire cosa è successo nei nostri computer perché qualcosa non ha funzionatoPenso che abbiamo un problema nel nostro sistema. Sappiamo che per essere tranquilli ci vogliono 15 secondi di vantaggio e noi ne avevamo 12, ma pensavamo che fossero sufficienti per stare davanti, ma non è stato così. Dobbiamo lavorare…”.

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