“Walter il Mago”, Zenga e l’intuizione Ajeti che ferma l’Atalanta: la salvezza del Crotone passa dal genio del suo allenatore

SportFair

Una magia di ‘Walter il Mago’ ferma l’Atalanta: Zenga decisivo con il cambio di Ajeti a centrocampo quasi strappa i 3. La salvezza del Crotone passerà dalle ‘magie’ del suo allenatore

Spada/LaPresse

Walter il mago” cantava Luciano Ligabue, interista come quel Walter Zenga che siede sulla panchina del Crotone. Casualità, proprio dal nerazzurro dell’Inter a quello dell’Atalanta, il mago Zenga ha trasformato due partite proibitive in due punti d’oro per la salvezza del Crotone. Un prestigiatore, non c’è che dire. Da quando siede sulla panchina del Crotone, i calabresi hanno ritrovato carisma, punti e risultati positivi: sono ben 5 i punti arrivati nelle ultime 5 gare. La zona salvezza scompare alle spalle, punto dopo punto, un gioco di prestigio dopo l’altro. Sotto l’acquazzone dello Scida quest’oggi, con davanti un’Atalanta eccezionale, in molti si sarebbero arresi già dall’inizio. Walter invece, con la sua ‘giacca sbagliata’, pesante per proteggersi dal freddo, e il suo ‘cilindro truccato’ ha tirato fuori un trucco capace di sorprendere anche una vecchia volpe come Gasperini: mettere un difensore a centrocampo. Nel secondo tempo, dentro Ajeti per Barberis: fuori la qualità del giovane centrocampista, decisivo nelle ultime due partite, dentro forza fisica e centrimetri, ma fuori ruolo. Qualcuno in tribuna era un po’ scettico, come succede ad ogni spettacolo di magia. Poi il colpo di scena: spiovente, sponda proprio di Ajeti in versione attaccante, Berisha manca la presa e Mandragora non sbaglia. Il numero è servito e anche gli scettici sono a bocca aperta. Nel finale poi, il pantano dello Scida ha favorito il gol del pareggio (rocambolesco) dell’Atalanta. I rischi del mestiere. Per Walter il Mago comunque, solo applausi da una tifoseria che ormai si è innamorata del suo carisma e delle sue qualità. Lui che ‘si fa chiamare zingaro’ (meglio dire nomade per essere più politically correct), che ha allenato in Romania, Turchia, Serbia, Emirati Arabi e Inghilterra, ma è uno ‘zingaro di lusso’, formatosi al vertice della Serie A con l’Inter. Adesso Crotone come nuovo teatro in cui esibirsi e incantare tutti. La salvezza dei pitagorici (per il secondo anno di fila) passerà da lui e dai suoi giochi di prestigio. Del resto: per una magia come quella del Crotone, ‘val la pena vivere’.

Condividi