5-2 al Benevento che non cancella i difetti della Roma, ma che porta alla luce le potenzialità giallorossa nonostante la distruzione Pallotta

I cinque gol al Benevento vanno valutati con attenzione: nessun entusiasmo eccessivo, la manita giallorossa infatti non può far dimenticare la paura dopo il vantaggio iniziale dei campani e un primo tempo concluso sull’1-1. Poi la qualità della Roma è uscita fuori: Under inizia a incantare, Dzeko segna come sempre (di Fazio e Defrel su rigore nel recupero le altre marcature). La Roma incassa troppi gol (due questa sera), ma la domanda è una: dove sarebbe questa squadra senza la distruzione portata avanti da Pallotta? Il presidente che a gennaio ha fatto di tutto per vendere Dzeko e/o Nainggolan, ma che si è dovuto ‘accontentare’ di cedere solo Emerson Palmieri al Chelsea e che solo questa estate ha ceduto Rudiger, Salah e Paredes e quasi Manolas. Peccato, perché questa Roma le potenzialità per fare bene le ha tutte, ma con il modus operandi di Pallotta la sensazione è che ad aumentare siano solo i rimpianti.