Al termine della prima prova di discesa maschile sulla pista di PyeongChang, gli azzurri hanno espresso le proprie sensazioni
L’Olimpiade, quella ufficiale, non è ancora cominciata, ma gli atleti della discesa maschile sono già scesi in pista per la prima delle tre prove cronometrate previste dal programma. Alle 11 coreane, le 3 di notte in Italia, sulla pista di Joengseon si sono fatti i primi tempi e si sono misurate le prime forze in campo, in previsione della gara delle medaglie di domenica. Il miglior parziale è stato fatto registrare dal canadese Manuel Osborne-Paradis (pur con salto di porta), uno “slittone”, come è unanimemente definito nel Circus. Italiani in fase di studio, a cercare la miglior interpretazione per domare il budello che termina allo Jeongseon Alpine Centre. Peter Fill è apparso guardingo e ha terminato la prova all’11/o posto con 1″24 di ritardo da Osborne. Buona prima parte e qualche errore nella seconda per Christof Innerhofer, 17/o a 1″64 dalla vetta con gli sci usati nella seconda prova di Wengen per l’unica volta prima di oggi. Le dichiarazioni degli azzurri al termine della prima prova cronometrata della discesa di Jeongseon:
Peter Fill: “Ci sono tante onde e un po’ di salti. La pista è abbastanza lenta e abbastanza facile. E’ molto curata, ma non velocissima. Osborne oggi è davanti e lui è uno che ha tanta sensibilità soprattutto sulla neve aggressiva, quella più difficile da sciare. Sono abbastanza soddisfatto della mia prova. Speriamo di riuscire ad essere competitivi”
Dominik Paris: “Il punto chiave è dalla partenza fino al traguardo. La discesa è corta e abbastanza facile, bisogna cercare in ogni passaggio di portare più velocità possibile. C’è più neve in pista e qualche dosso in più rispetto a due anni fa”.
Emanuele Buzzi: “Mi sono sentito bene, ho preso un po’ le misure. Questa pista mi piace e quindi spero di dare il mio massimo. Paragonata alle classiche della Coppa del mondo è più facile, ma io mi sono divertito lo stesso. Qui ho fatto i miei primi punti in Coppa del mondo quindi ho un buon ricordo”.
Christof Innerhofer: “Ero molto contento quando ho messo i bastoni fuori dal canclletto. Ho cercato di adattarmi. Su questa pista bisogna cercare di sciare diversamente rispetto al passato, perché è una pista completamente diversa. Oggi, fino a metà, avevo una buona sciata, da lì in poi ho sbagiato molto il ritmo, ho perso linea e velocità. Un errore che può succedere, ma devo dire che avrei comunque firmato per un inizio così. Le mie possibilità su questa pista sono più limitate rispetto ad altre piste, ma so di essere migliorato anche sui tracciati un po’ più facili e giocherò le mie carte”.