“Sono Pierluigi, non Piergay”, la lettera del regista diventa virale

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Pierluigi Gilonna denuncia un grave episodio omofobo e lo fa scrivendo una lettera su Facebook che diventa in poco tempo virale: “non sono Piergay”

Sono Pierluigi, non Piergay“, la lettera di Pierluigi Gilonna ha commosso i social con la sua denuncia omofoba. Su Facebook il regista e blogger di Spinazzola, in provincia di Barletta, ha reso pubblico l’ennesimo episodio di bullismo nei sui confronti questa volta ad opera di bambini. Il messaggio del regista però non è l’ennesimo post ignorato, ma vista la sua carica emotiva diventa virale generando tantissime interazioni e condivisioni. Ecco la lettera che ha smosso le coscienze degli utenti Facebook e non solo:

La mia vita fin dai primi anni delle scuole elementari è stata macchiata da voci, insulti, ingiurie sul mio conto… E da quella parola (che eviterò di scrivere). Per quasi dieci anni non c’era volta che attraversavo una piazza e non sentivo insulti o vedevo gente che rideva di me. Non potevo entrare in un bar o uscire con le mie amiche. Per 10 anni. Ha dovuto persino cambiare scuola, perché ogni giorno durante il viaggio di ritorno subivo bullismo. Stasera ho fatto un brutto salto nel passato. Un gruppo di bambini di 13 o 14 anni mi ha urlato questo schifoso nomignolo per strada. Hanno fatto versi e detto frasi sul mio conto. Quando ho cercato di avvicinarmi e parlare a loro da persona matura, sono scappati via. E poi hanno continuato a inseguirmi e a urlare. Fa male. Fa male essere obbligati a convivere senza che io lo voglio con questo insulto dato da qualcuno, e non si può giustificare ogni cosa solo perché a farla è un bambino. Sono stanco di subire questa violenza, perché di violenza si tratta. E la cosa che mi dà più rabbia è che sono le nuove generazioni a insultarmi: chi nel 2018 dovrebbe sapere che gay non è una parolaccia, e neanche un insulto. Bisogna agire e non restare impassibili, nelle scuole si parla di bullismo, ma evidentemente molta gente è distratta. Crescete, scoprite, informatevi se siete ignoranti. Perché un giorno che uscirete da questo paesino sarete piccoli come formiche e vi accorgerete realmente di com’è il mondo. Insegnate ai vostri figli che il mondo va avanti, la vita è corta e bisogna vivere esaltando l’amore, l’amicizia, le passioni.

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