Pallavolo-Champions League: Imoco e Igor tengono alto il vessillo italiano in ambito europeo

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L’orgoglio d’Italia: Imoco e Igor esaltano in Champions League. Garbellotto: “Ma se la Federazione taglia le straniere, noi non parteciperemo più”. Marchioni: “Con la formula attuale equilibrio perfetto per la crescita del movimento

Ancora due vittorie delle squadre italiane nella CEV Volleyball Champions League. Imoco Volley Conegliano e Igor Gorgonzola Novara, inserite nello stesso girone eliminatorio, continuano a marciare spedite nella più importante competizione europea per Club. Le pantere, per la seconda volta in due settimane, riescono nell’impresa di recuperare dal punteggio di 0-2 contro il Fenerbahce Istanbul e mantengono l’imbattibilità stagionale (8 successi su 8, compresi i turni preliminari). Le azzurre dominano in Repubblica Ceca e avanzano nella classifica della Pool B, con tre successi a fronte di una sola sconfitta, proprio nello scontro diretto con le gialloblù di coach Daniele Santarelli. A due giornate dal termine, entrambe le formazioni di Serie A1 hanno grandi chance di qualificarsi per la fase a eliminazione diretta, l’anticamera della Final Four, e di eliminare dalla competizione il Fenerbahce Istanbul, uno dei Club più ricchi e tecnicamente dotati di tutto il continente. Queste le parole di Piero Garbellotto, co-presidente dell’Imoco Volley Conegliano:

Io credo sia sotto gli occhi di tutti quando le squadre italiane ben figurino in Europa, non solo quest’anno, ma da almeno tre stagioni con un successo e due secondi posti. Il nostro Campionato è, se non il migliore del mondo, tra i più belli al mondo. Gli investitori che si affacciano alla pallavolo e continuano a farlo sono fondamentali, considerati i costi ingenti che la partecipazione alla Champions League comporta. Viviamo un bel momento, che rischia di essere rovinato da una riforma errata. Ci venga permesso di continuare a lavorare per dare soddisfazione agli sponsor, ai tifosi e a tutto il movimento. In caso contrario non avrebbe senso prendere parte alle competizioni europee: se non si può competere, non varrebbe la pena investire tante risorse“.

Tutti i quotidiani nazionali e locali sottolineano le grandi prestazioni delle formazioni italiane, costruite con ingenti investimenti e capaci di dare del filo da torcere a qualsiasi avversaria, elevando il prestigio del nostro movimento oltre i confini: L’orgoglio d’Italia titola La Gazzetta dello Sport, Plak stratosferica, Novara va in orbita è il commento di Tuttosport, Pantere, rimonta da urlo racconta il Corriere del Veneto, Champions da urlo. Igor, in Repubblica Ceca successo d’autorità sottolinea La Stampa.  Questo è in sintesi il pensiero di Enrico Marchioni, general manager dell’Igor Gorgonzola Novara:

“La formula attuale ci ha permesso di trovare un equilibrio perfetto per migliorare la qualità del Campionato, per competere a livello europeo e allo stesso tempo per fare crescere le giovani italiane. In Champions League siamo inseriti in un girone difficilissimo: se abbiamo la possibilità, sia noi che Conegliano, di passare il turno e di eliminare dalla competizione il Fenerbahce, una delle squadre più ricche d’Europa, è grazie alle norme ora in vigore, che ci permettono di misurarci alla pari anche con le migliori formazioni del continente. Ridurre le straniere sarebbe un clamoroso autogol da tutti i punti di vista: garantendo il posto in squadra ad atlete italiane non per le capacità tecniche ma per l’imposizione di una regola, ecco che fisiologicamente il livello qualitativo medio si abbassa, con conseguente fuga degli sponsor, e i costi di ingaggio per i Club aumentano esponenzialmente, perché le richieste di atlete italiane anche di seconda fascia schizzerebbero verso l’alto”.   

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