Krueger cade e poi vince l’oro nella skiathlon maschile che vede una tripletta norvegese. Ventesimo De Fabiani, Salvadori invece chiude al ventiseiesimo posto
Simen Hegstad Krueger, norvegese di 25 anni, alla prima Olimpiade, è l’indiscusso protagonista della skiathlon maschile nella quale vince la medaglia d’oro, certamente un po’ a sorpresa. Kruger aveva cominciato la gara con una caduta, nella quale era rimasto coinvolto proprio alle prime battute, perdendo 24 secondi dal gruppo di testa. Durante la gara, inesorabile, il gruppo tirato prima da Iivo Niiskanen e poi, nella frazione a skating, dai suoi compagni di squadra, si manteneva a debita distanza, almeno fino alla metà della seconda frazione. Poi cominciava la rimonta di Krueger che andava a riprendersi la testa della gara, dominata dai colori norvegesi, e poi, nel finale, andava a staccare tutti per concludere in solitaria e suggellare con la medaglia d’oro una giornata che lo proietterà nella storia. Sul podio, con Krueger, altri due norvegesi: Martin Sundby, staccato di 8 secondi e Hans Christer Holund a 9″9. Sconfitto Dario Cologna, sesto, per lungo tempo alla testa della gara e sconfitto Johannes Klaebo, il dominatore della stagione, terminato al decimo posto. Buona gara di Francesco De Fabiani, ventesimo alla fine, dopo una partenza di buon ritmo, un calo nella tecnica classica, e una decisa ripresa nella sessione a skating. Alla fine è il migliore degli azzurri in una tecnica che il valdostano non ha mai gradito molto. Gara di gran cuore per Giandomenico Salvadori, rimasto agganciato al treno dei migliori nella parte in classico e nella prima parte dello skating. Poi l’azzurro ha avuto un calo fisico ed è terminato in 26/a posizione. 37/o Dietmar Noeckler e 48/o Sergio Rigoni.
Ordine d’arrivo skiathlon maschile GOI PyeongChang 2018 (Alpensia):
1. Simen Hegstad Krueger NOR 1h16’20″0
2. Martin Sundby NOR +8″0
3. Hans Christer Holund NOR +9″9
4. Denis Spitsov OAR +12″7
5. Maurice Magnificat FRA +14″2
6. Dario Cologna SUI +25″1
7. Andrew Musgrave GBR +25″7
8. Alex Harvey CAN +33″4
9. Martin Jaks CZE +33″8
10 Johannes Klaebo +43″4
20. Francesco De Fabiani ITA +1’34″9
26. Giandomenico Salvadori ITA +2’16″9
37. Dietmar Noeckler ITA +3’35″5
48. Sergio Rigoni ITA +6’34″9
Il commento degli azzurri al termine della skiathlon di fondo.
Francesco De Fabiani (ventesimo): “Mi è successo qualcosa di strano nel classico, le condizioni della pista non ernao facili, c’era molta neve trasportata dal vento, mi sembrava di essere più lento degli altri invece in pattinato sono andato meglio. Mi dispiace che stando bene così in pattinato, se fosse riuscito a rimanere a contatto con il primo gruppo me la sarei giocata una posizone nella top ten. Mi rimane un po’ di rammarico, la condizione non è male, abbiamo due settimane per migliorare, adesso vedremo come schierarci per la staffetta, dovremo valutare bene la situazione perc hè vogliamo ottenere un buon piazzamento. Abbiamo tutta la settimana per pensarci“.
Giandomenico Salvadori (ventisesimo): “Sono molto soddisfatto della frazione in classica, dove sono rimasto a contatto con i migliori. Dopo il secondo giro in pattinato sono crollato per i crampi, pensavo di chiudere meglio ma ho perduto molte posizioni nel finale. LA condizione c’è, abbiamo lavorato molto per essere al top qua, sono molto fiducioso per le prossime gare“.
Dietmar Noeckler (trentasettesimo): “Ho fatto tanta fatica in classico, non tenevo bene e mi sono venuti i crampi dopo due giri, andavo in spinta in salita ma non tenevo, A pattinaggio sono ripartito ma i crampi non sono passati, potrebbe anche essere stato il freddo, come condizione generale non mi sembrava di stare male, ma sono ancora una volta in ritardo. NOn molliamo, andiamo avanti e guardiamo alle prossime gare“.
Sergio Rigoni (quarantottesimo): “Clima veramente freddo e vento fastidioso, adesso punterò ad un buon piazzamento nella 15 km skating, spero in un clima più favorevole e in una condizione migliore“.