Toto Wolff sta portando avanti le trattative per il rinnovo del contratto di Lewis Hamilton, l’unico ostacolo sono le richieste del pilota che chiede 50 milioni di dollari a stagione
Le lancette scorrono, il countdown è partito, la nuova stagione di Formula 1 si avvicina a grandi passi. Le line-up sono state ormai ufficializzate, le monoposto cominciano a vedere la luce in vista delle presentazioni fissate nella seconda metà del mese di febbraio. Dal 26 dello stesso mese, poi, si comincerà finalmente a fare sul serio con la prima sessione di test invernali, in programma sul circuito di Barcellona. Sono giornate intense queste in casa Mercedes, lo sviluppo della macchina non è l’unica situazione da valutare, dal momento che Toto Wolff è alle prese con il rinnovo di Lewis Hamilton. L’intesa non è poi così lontana, visto che le parti hanno già discusso trovando molti punti di incontro. C’è la voglia di proseguire insieme, visto che il britannico è diventato ormai senza dubbio il punto di riferimento del team dopo l’addio di Nico Rosberg. L’unico ostacolo al momento da superare è quello relativo alla cifra da corrispondere ad Hamilton, che chiede un aumento dell’ingaggio fino a 50 milioni di dollari all’anno (40 milioni di euro), a cui andrebbero aggiunti i bonus per i risultati e i diritti di immagine. Richieste da capogiro che la Mercedes potrebbe comunque accettare, dal momento che tra Wolff e Lewis si è creata una profonda intesa che potrebbe diventare la chiave del rinnovo.
La durata? Dovrebbe essere per due stagioni, fino al 2020, scadenza del Patto della Concordia, dopodiché Hamilton potrebbe dire basta con la Formula 1, concentrandosi su quella miriade di interessi che scandiscono in questo momento marginalmente la sua vita. “Non so quanto a lungo rimarrò in Formula 1, perché voglio anche avere una famiglia e fare esperienze diverse, non è l’unica sfida per me” aveva detto al termine della scorsa stagione. Non è dunque difficile immaginare che, al termine di questo nuovo contratto, Hamilton dica definitivamente basta, con buona pace della Ferrari che avrebbe fatto carte false per vestirlo di rosso.