Luciano Spalletti ha analizzato la sconfitta subita dall’Inter contro il Genoa, sottolineando come è ovvio che venga messo in discussione dai dirigenti
Nove punti nelle ultime dieci partite, non è una situazione facile per l’Inter che nella serata di ieri è uscita sconfitta anche dal match del Ferraris contro il Genoa. Un colpo duro da digerire per Skriniar e compagni, che domani sera potrebbero ritrovarsi addirittura al quinto posto, in caso di vittoria della Lazio contro il Verona. Una situazione complicata da gestire, soprattutto per Spalletti, al suo primo momento negativo da quando allena l’Inter:
“Mi sento in discussione? Ma no. Ciò non vuol dire che i dirigenti non prendano decisioni, non mi analizzino o non mi mettano in discussione. Quando ti succedono episodi come quello della fine del primo tempo, non è che riesci a ricavarne tutta la fiducia possibile, anche perché il periodo è quello che è. Ci vorrebbe più equilibrio e tranquillità, invece non gestiamo la palla con la qualità che si dovrebbe. E quando capita l’episodio mezzo e mezzo ci girano contro le cose. La squadra ha fatto una prestazione non bruttissima. Volevamo stare nella partita e aspettare l’episodio giusto per prendere il vantaggio, e ci è pure capitato, ma poi è arrivata l’autorete che ha creato un problema perché siamo in un momento di fragilità generale. Bisogna crescere di volta in volta, difficile sterzare in maniera netta, bisogna stare attaccati al pezzo momento dopo momento fino a quando la determinazione non ti premia. Ci vuole precisione e dobbiamo migliorare in alcune scelte durante la partita, cosa che abbiamo fatto abbastanza bene nella ripresa dove meritavamo di più. Nel primo tempo non abbiamo invece fatto una gara di qualità, anche se c’era comunque equilibrio: Handanovic non ha fatto parate importanti a differenza di Perin. Che risposte mi ha dato questa serata? La squadra non ha mollato, non ha sbagliato l’atteggiamento, ci sono stati degli episodi che ci sono girati contro. Dobbiamo tornare a lavorare in maniera seria e a credere nelle nostre potenzialità. Mancano ancora molte partite e va mantenuto un certo livello di risultati e di classifica per lottare fino alla fine”.