Giacomo Nizzolo torna a sorridere e racconta le sue ambizioni per il 2018 ai microfoni di SportFair: “se andrò al Giro punterò alla maglia Ciclamino”

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Giacomo Nizzolo torna a sorridere dopo un 2017 cupo. Il ciclista della Trek Segafredo è pronto a dire la sua in questa stagione e regalare emozioni ai suoi fan

giacomo nizzoloGiacomo Nizzolo, dopo un 2017 terribile a causa di infortuni e problemi vari, è tornato a sorridere. Il ciclista della Trek Segafredo ha vinto una tappa alla Vuelta a San Juan, al suo esordio stagionale, anticipando tutti i suoi avversari. Nizzolo da questo trionfo vuole rilanciarsi, e magari ambire a vittorie ancora più prestigiose come una classica o una maglia a punti di un grande corsa a tappe. Ai microfoni di SportFair, Nizzolo ha parlato della sua vittoria nell’ultima frazione della Vuelta a San Juan, dei suoi obiettivi stagionali e del caso Froome.

Dopo un 2017 terribile, alla Vuelta a San Juan hai ritrovato il sorriso vincendo l’ultima tappa. Quali sono stati i tuoi sentimenti dopo questo trionfo?

“È stata una vera liberazione per me. Dopo un anno difficile non è mai facile tornare al successo. Farlo alla prima corsa dell’anno è stato davvero bello. Sono felice”. 

Quali saranno i tuoi programmi per questa stagione?

“Tra qualche giorno dovrei partire per Dubai e probabilmente correrò anche il Tour of Oman. Poi rientrerò in Europa per partecipare ad alcune corse in Belgio. In Italia esordirò alla Tirreno-Adriatico, per poi fare un tour de force con le classiche iniziando con la Milano-Sanremo”.

Ti possiamo considerare uno dei possibili favoriti per la maglia ciclamino della prossima edizione del Giro d’Italia? 

“Ancora non so se parteciperò al Giro d’Italia, ma se ci sarò sarà uno dei miei obiettivi”. 

Quanto è pesato l’addio di Alberto Contador alla Trek Segafredo e al ciclismo?

“Beh, l’assenza di un corridore come Alberto si fa sentire, ma abbiamo un gruppo forte e in queste prime corse siamo più presenti su più corse”.

All’interno della Trek Segafredo c’è un giovane promettente: Nicola Conci. Tu che sei uno dei veterani della squadra, che consigli puoi dare al talento italiano?

“L’ho osservato molto in allenamento e anche al raduno in Sicilia. Devo dire che è un ragazzo con del talento e credo che il tempo sia dalla sua parte. Non deve bruciare le tappe e credo che ci farà vedere qualcosa di bello già da quest’anno”.

La Nazionale con Cassani sta cercando di diventare una grande squadra. Cosa manca per essere una squadra di livello top?

“Io credo che è un livello top. Non ha centrato grandi obiettivi ma ha sempre lottato. Direi che non manca molto al grande obiettivo. Quest’anno c’è un Mondiale adatto agli scalatori e saranno competitivi per vincere una medaglia”. 

Cosa ne pensi del caso Froome?

“Io credo che bisognerà aspettare la decisione dell’UCI e quello che mi auguro che si prenda una decisione in tempi brevi”. 

Non pensi che ci siano troppe corse nel calendario WorldTour?

“Il ciclismo è cambiato e bisogna prendere atto. Le squadre si stanno organizzando per essere competitive da gennaio a ottobre”.

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