Fiorentina, accuse shock contro la Juventus: “inaccettabile quello che hanno fatto all’arbitro. A loro è permesso tutto”

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Accuse clamorose da parte del vicepresidente della Fiorentina Salica nei confronti di calciatori della Juventus: “tutta Italia ha visto, ecco cosa hanno fatto all’arbitro. E’ inconcepibile”

Jennifer Lorenzini/LaPresse

Uno sfogo destinato a fare rumore. Il vicepresidente della Fiorentina Gino Salica usa parole inquietanti nei confronti della Juventus in merito alle proteste dei giocatori bianconeri nei confronti dell’arbitro durante la sfida del Franchi in occasione del rigore prima concesso ai viola e poi revocato. Ecco le pesantissime accuse del vicepresidente della Fiorentina riportata dalla Gazzetta dello Sport:

“È inaccettabile che soltanto ad alcune squadre sia consentito protestare così. Parliamo ogni giorno della mancanza di credibilità del calcio italiano, il fatto che non ci si sia qualificati ai Mondiali, che Lega e Figc siano commissariate da tempo e, se ci mettiamo anche questi episodi, la vedo veramente dura. Tutta l’Italia ha visto quello che è successo – ha aggiunto Salica – Noi della Fiorentina ci siamo chiesti: perché glielo permettono? In tutte le telefonate che abbiamo fatto in questi giorni tutti ci hanno seguito”.

“Inconcepibili le loro proteste nei confronti dell’arbitro”

“La questione di cosa fare dopo la gara contro la Juventus l’abbiamo dibattuta a lungo. Probabilmente a noi avrebbe fatto comodo fare la voce grossa e stigmatizzare l’episodio inconcepibile dei giocatori della Juventus nei confronti dell’arbitro, in occasione del rigore prima assegnato alla Fiorentina per il fallo di mano di Chiellini, e poi tolto dalla VAR. Ci abbiamo riflettuto e abbiamo deciso di seguire un’altra linea. Probabilmente noi perdiamo la battaglia, tanto la partita era già persa. Forse i tifosi avranno di nuovo la percezione che siamo una società assente, che cura poco le cose. Invece abbiamo preferito intervenire in modo diverso. Con il presidente Cognigni stiamo studiando un’operazione per portare ai livelli giusti quello che è un disagio profondo”.

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