Nel corso di un’intervista al Corriere della Sera, Chase Carey ha sottolineato che la Ferrari verrà trattata come tutti gli altri team, nonostante la sua lunga storia
Il processo di rivoluzione della Formula 1 è già partito, Liberty Media ha introdotto alcuni elementi di svolta che stanno allontanando questo sport dai canoni in cui si era inserito negli anni passati. Niente più grid girls, orari modificati e paletti molto più rigidi da rispettare per creare uno show ancora più coinvolgente. Il prossimo passo sarà quello di inserire un budget cap per tutte le squadre, un’idea già bocciata dai top team. Chase Carey però non se ne cura, andando avanti per la sua strada, come sottolinea lui stesso nel corso di un’intervista al Corriere della Sera:
“Il budget cap prima era su base volontaria, e quindi non succedeva nulla a chi non lo rispettava. Ma partiamo da un altro punto, troviamo qualcuno che dica che ha senso spendere le cifre di adesso. È assurdo. Rispettiamo il dna, la tecnologia, ma il nostro obiettivo è creare un grande sport non appoggiare team grandi, piccoli o nuovi, né Costruttori o indipendenti. Stiamo spendendo nella direzione sbagliata. Negli ultimi dieci anni non credo che la Formula 1 abbia espresso il meglio. La Ferrari? E’ una leggenda e averla vista lottare per il titolo è stato fantastico. Ma io tifo per loro nella stessa misura in cui tifo per tutti gli altri. Ci sono anche altre grandi squadre oltre alla Ferrari. Anche la McLaren, se fosse competitiva, avrebbe un gran seguito. La Ferrari ha un’importanza unica. Vogliamo che continui a essere parte di questo sport, vogliamo cambiare questo sport in meglio, non cambiare le squadre. Si possono raggiungere compromessi ma il principio più importante non è negoziabile: l’interesse dei tifosi viene al primo posto”.