Olimpiadi Invernali 2018 – Biathlon, le azzurre pronte per la sprint di PyeongChang: da Wierer a Vittozzi, ecco lo spirito italiano

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Le sensazioni delle azzurre del Biathlon alla vigilia dell’esordio alle Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018 nella sprint femminile

Oggi la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi invernali di PyeongChang 2018, ma i Giochi sono già iniziati con le prime gare: gli azzurri del salto con gli sci sono riusciti ieri a qualificarsi per la finale a 50, mentre alcuni italiani del pattinaggio hanno partecipato nella notte italiana al team event, chiudendo con un positivo settimo posto. Domani è il turno delle azzurre del Biathlon, che dovranno affrontare la sprint femminile. Cariche al punto giusto le atlete italiane hanno raccontato le loro emozioni, come riportato dal comunicato ufficiale Fisi. Ecco le loro parole:

Dorothea Wierer:

“Stiamo vivendo una bellissima atmosfera, incontri tante nazioni e tanti atleti che magari non hai mai visto prima, nel villaggio si vive abbastanza bene, si mangia anche bene, certamente non come in Italia ma ci adattiamo. Si avvicina l’esordio ma sono tranquilla, alla fine non è che pensandoci più di tanto cambia qualcosa. Sarà difficilissimo conquistare le medaglie perchè ci sono tante avversarie in grado di salire sul podio, bisogna azzeccare la gara perfetta. La neve è abbastanza lenta, la pista non facilissima ma è il vento il vero avversario, perchè al tiro non possiamo vestirci più di tanto, altrimenti si altererebbe il nostro equilibrio”. 

Lisa Vittozzi:

“Sono molto motivata, non vediamo l’ora di cominciare, ci siamo ambientate bene. La vita al villaggio olimpico è bella anche se molto “minimal”. Quest’anno ho colto un bel quarto posto nella sprint di apertura di Coppa del mondo ad Annecy e poi sono andata un po’ peggio nelle altre due gare di Anterselva e Oberhof, l’obiettivo rimane quello di ottenere un buon piazzamento per poi andare all’attacco nell’inseguimento”.

Nicole Gontier:

“Pista molto difficile e da lavorare, non bisogna mai addormentarsi, il problema più grande rimane il freddo, speriamo che la situazione migliori in vista della gara. Per quanto mi riguarda sarà importante limitare i danni al poligono, è la mia seconda Olimpiade della carriera e voglio godermela gettando il cuore oltre all’ostacolo, arrivo da due anni difficili ma ho saputo soffrire e voglio continuare a risalire la china”.

Federica Sanfilippo:

“Ci siamo, non vedo l’ora di cominciare. L’Olimpiade è l’obiettivo di una carriera intera, è la mia prima convocazione e voglio giocarmela fino in fondo. Stiamo lavorando da quattro anni per questo obiettivo, speriamo di portare a casa qualcosa di buono”.

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