Scaroni, membro del cda del Milan, parla del futuro del club: “il fondo Elliott di Singer pronto a vendere il club all’asta. Su Yonghong Li…”
E’ uno degli uomini più rappresentativi del cda del Milan, ecco perché le sue parole assumono un peso specifico davvero importante. Paolo Scaroni – piccolo azionista rossonero, presidente del Vicenza negli anni Ottanta, e manager tra i più vicini a Silvio Berlusconi, che da premier gli affidò Enel e poi Eni, veste in cui trattò con Gheddafi in Libia e Putin in Russia, oltre che vicepresidente della della banca d’affari Rothschild – ha affrontato diversi temi nel corso di un’intervista esclusiva rilasciata a QSVS su TeleLombardia. Questi alcuni tra i passaggi più importanti:
Il fondo Elliott
Non credo che Gordon Singer voglia fare il presidente del Milan. Il prestito che Elliott ha fatto al Milan ha tutta una serie di garanzie e qualora non dovesse essere rimborsato nelle scadenze, ci sono delle clausole che possono portare alla cessione del Milan in modo tale che Elliott riporti a casa i suoi soldi. Che poi un fondo americano, che possiede soldi di terzi, mi sembra piuttosto inverosimile. Lo scenario che potrebbe avvenire è che Elliott venda il Milan per riportare a casa il denaro. Il Milan sarebbe venduto in un’asta. La parte eccedente al rimborso del credito, verrebbe versata a Yonghong Li. La vendita verrebbe effettuata al prezzo più alto possibile”.
Su Yonghong Li
L’azionista del Milan aveva concordato tutta una serie di apporti di capitale molti mesi fa. Ne verrà fatto uno entro fine febbraio e ne seguiranno altri entro la chiusura dell’esercizio 2017-18. L’azionista continua a far fronte agli impegni presi. Gli aumenti di capitale sono impegni che ha preso l’azionista nell’ambito del budget 2017-18 del piano del Milan dal 2017 al 2022. Dentro questo piano, che ha delle ipotesi di ricavi come in tutti i piani, sono previsti degli aumenti di capitale sui quali si è impegnato l’azionista. Nel Milan si sta lavorando attivamente per attirare sponsorizzazioni, di varia natura, in Cina. Sono state assunte persone molto attive, ma è presto per tirare delle conclusioni. Nell’ambito delle strategie dell’azionista del Milan c’è quello di attirare sponsorizzazioni provenienti dalla Cina”.