Il pattinatore romano ha espresso il proprio stato d’animo in vista delle Olimpiadi Invernali di Pyeongchang 2018
“L’emozione e’ tanta, il sogno olimpico e’ sempre stato nel cassetto e adesso che lo vedo realizzato sono molto felice ed ottimista, sia per me che per il mio team”. A parlare all’Italpress e’ Matteo Rizzo, il 19enne pattinatore romano di IceLab grazie al quale l’Italia del pattinaggio di figura si potra’ presentare alle Olimpiadi di Pyeongchang con una delegazione al completo, che prendera’ parte non solo alle gare individuali ma anche alla prova a squadre: il team event. Il pass e’ stato staccato a settembre, al Nebelhorn Trophy, e a dicembre, vincendo il titolo nazionale agli Assoluti, l’atleta ha messo la ciliegina sulla torta, facendo in modo che quel biglietto non nominale diventasse suo. “E’ cambiato tutto dopo la prima gara della stagione – spiega all’Italpress – perche’ ho alzato i miei personali di 20 punti; li’ ho realizzato che l’Olimpiade, piu’ che un sogno, poteva essere un obiettivo. Da quel momento, con il mio team (la mia allenatrice Franca Bianconi, papa’ Valter e i miei coreografi Corrado Giordani e Massimo Scali) siamo passati alla fase della conquista del pass, prima per l’Italia ed infine per me. E’ stata un’evoluzione continua e costante durante la quale sono cresciuto tantissimo”. Con le sue vittorie e i suoi risultati, Rizzo sta ridando linfa ad un settore, quello dell’individuale maschile, che negli ultimi anni ha zoppicato un po’. “Da piccolo – prosegue – ricordo le medaglie di Samuel Contesti, che infatti per me e’ stato fonte di ispirazione. Sono felice di essere io, ora, a portare il nome della mia nazione in giro per il mondo, e’ una cosa che mi rende orgoglioso”. Inevitabile un riferimento alla sfida con Ivan Righini, anche lui pattinatore IceLab piu’ volte rallentato o fermato, nel corso delle ultime stagioni, da problemi fisici che sembrano adesso alle spalle. La voglia di riscatto di Righini, pero’, si e’ dovuta arrendere davanti alla tenacia di Rizzo, che ha messo tra loro quasi 10 punti di differenza nella classifica finale degli Assoluti: 232.85 Righini, che ha chiuso in seconda posizione, 243.20 Rizzo. “Con Ivan siamo amici – commenta – ma e’ chiaro che, trattandosi di uno sport individuale, in pista ognuno deve gareggiare per se’. Anche questa sfida, comunque, e’ stata per me motivo di crescita, mi ha spinto a sfruttare al massimo le mie potenzialita’ con grande sicurezza e quindi vorrei quasi ringraziarlo, perche’ ha tirato fuori il meglio di me: e’ stata una bella lotta”. In Russia, a partire dal 17 gennaio, vedremo Matteo alla sua seconda esperienza agli europei. “Mosca e’ una citta’ bellissima, con un pubblico molto caloroso – dice in merito – e sara’, di certo, un’emozione bellissima. Quello che mi aspetto dalle Olimpiadi, invece, e’ una crescita completa. Nel team event cerchero’ di fare del mio meglio, ma sara’ nell’individuale che spingero’ un po’ di piu’. I mondiali di Milano, infine, saranno la ciliegina sulla torta. Gareggiare in casa davanti al proprio pubblico sara’ un’emozione indicibile”. (ITALPRESS)