Marc Marquez snobba il record di Jorge Lorenzo e ammette di essersi effettivamente un po’ ‘nascosto’ in questi giorni di test a Sepang

E’ Jorge Lorenzo l’uomo della giornata a Sepang. Il maiorchino ha chiuso la tre giorni di test malese con una prestazione strepitosa, stabilendo il nuovo record di pista, e chiudendo l’ultima giornata di prove in testa alla classifica dei tempi, lasciandosi alle spalle Pedrosa e Crutchlow. La Honda del campione del mondo in carica si è piazzata invece al settimo posto, davanti a Valentino Rossi. Intervistato da GpOne.com, Marc Marquez ha raccontato le sue sensazioni al termine di questi importanti tre giorni di test:
“prima guardavo sempre il monitor dei cronologici e tentavo l’attacco in ogni situazione, poi, negli anni, ho modificato la mia strategia, dedicando più tempo alla ricerca dell’assetto ideale, percorrendo molti long run. Prima rischiavo di più, adesso sono cambiato, rischio solo quando mi sento pronto per farlo. Ovviamente, tutti voi guardate il mio tempo di oggi, ma io vi dico che non abbiamo cercato la prestazione assoluta, preferendo invece provare tante novità sulla RC 213V. Ho fatto un long run con la temperatura giornaliera più alta, ed il mio ritmo era buono. Sono contento di come è iniziata la stagione di test, ora andremo in Thailandia per vedere a che punto siamo”.
Impossibile non aprire una parentesi sulla nuova carenatura alata e il comportamento della sua moto:
“Al momento, la nuova carenatura ci offre diversi dubbi e qualche punto di domanda ai quali rispondere. Andremo a provarla su altre piste: la nuova carena è abbastanza estrema, al limite del regolamento tecnico. Dobbiamo omologare un tipo di aerodinamica per la prima parte di stagione, è difficile farlo, ma decideremo. Sono contento del nuovo motore, non è ancora al 100% del suo potenziale, però io, Dani e Cal stiamo lavorando in tre differenti vie per svilupparlo e capire più cose possibili. Ho percorso molti giri per capire il comportamento e l’usura delle gomme. Ho notato che l’erogazione della potenza è ancora troppo brusca ed aggressiva, abbiamo provato e lavoreremo ancora per avere una potenza che sia più ‘smooth’ possibile, cioè, coi cavalli che arrivano in maniera dolce e progressiva. La scelta definitiva inerente al motore da usare verrà presa ascoltando le impressioni fornite da me, da Pedrosa e Crutchlow. Noi tre lavoreremo in tre vie diverse, per trovare la medesima direzione”.
Infine un commento sul tempo stratosferico di Jorge Lorenzo:
“Noi sappiamo quanto Jorge e la Ducati siano forti a Sepang. Molti piloti sono veloci su questa pista, infatti, ogni anno veniamo in Malesia diciamo: ‘oh, ma quanti piloti sono già veloci’. A dire il vero, ciò che conta è porre le giuste basi in vista del primo Gran Premio in Qatar e delle restanti gare in calendario. La cosa più importante di tutte è il passo gara che si riesce ad esprimere”.