Silvano Galbusera analizza i problemi Yamaha del 2017 mentre sulle differenze tra Rossi, Vinales e Zarco…
La stagione 2017 non è stata delle più emozionanti e brillanti per la Yamaha. Il team di Iwata ha dovuto fare i conti con diverse problematiche che non hanno permesso ai piloti ufficiali, Rossi e Vinales, di lottare per il titolo Mondiale. Lo spagnolo, compagno di squadra del Dottore, è riuscito comunque a salire sul podio, conquistando un positivo terzo posto Mondiale, alle spalle di Marquez e Dovizioso, grazie al bottino di punti di inizio stagione, con le diverse vittorie e i vari podi. Telaio vecchio vs telaio nuovo, gomme Michelin complicate da adattare alla moto: i piloti e il team giapponese non sono riusciti a risollevarsi e a lottare con i migliori fino alla fine. Intervistato dai microfoni di Motorsportmagazine, Silvano Galbusera, capotecnico di Valentino Rossi, ha analizzato i problemi della vecchia stagione:
“È stata una stagione terribile. Nel 2016 Valentino ha avuto un buon feeling con la moto, ma distruggevamo la gomma posteriore a 5-6 giri dalla fine. Per il 2017, Yamaha ha modificato la moto per risparmiare la gomma. In alcune piste è andata bene, ma Valentino ha perso le sensazioni di cui aveva bisogno, non riusciva a entrare nelle curve velocemente e a mantenere la linea. La moto del 2016 era più facile da guidare, con un miglior feedback dalle gomme, quindi poteva spingere di più, ma usavamo troppo la gomma posteriore. All’inizio del 2017 abbiamo scoperto che la nuova moto non era al 100% per Valentino. Allo stesso tempo, Maverick era molto, molto veloce. Le prime gare non erano poi così male per noi, ma dopo non siamo riusciti a trovare l’impostazione giusta. La Yamaha ha cambiato un po’ il telaio, con geometria diversa e rigidità simile, ma Valentino non ha mai avuto la sensazione che aveva nel 2016. Se il pilota non riesce a fare una bella curva, poi è in ritardo. Questo gli fa perdere un po’ di tempo, quindi apre l’acceleratore di più per recuperare quel tempo, quindi usa troppo la gomma posteriore. Durante la stagione 2017 abbiamo dovuto spesso smettere di pensare ai tempi sul giro e iniziare a pensare al salvataggio della gomma posteriore. Pertanto abbiamo ridotto la potenza, risparmiando la gomma, ma ci è costata l’accelerazione. Non abbiamo potuto sfruttare tutta la potenza del motore, perché la moto non era in grado di accelerare senza consumare il pneumatico”.
Galbusera si è poi focalizzato sugli avversari e i progressi degli altri team:
“Penso che Honda e Ducati abbiano scoperto qualcosa sull’elettronica per aiutare la parte posteriore della moto. Se ascolti le loro moto, senti meno rumore di taglio dall’elettronica, quindi hanno una migliore accelerazione. Yamaha ha bisogno di lavorare sull’elettronica per trovare qualcosa di simile, perché abbiamo bisogno di accelerazione senza distruggere la gomma. La Ducati ha lavorato con Magneti Marelli per molti anni e l’anno scorso HRC ha assunto un ingegnere elettronico che aveva lavorato in Ducati e poi in Magneti Marelli. Queste persone sanno tutto del sistema, quindi è più facile per loro trovare l’impostazione giusta”
Infine il capotecnico di Valentino Rossi si è focalizzato sulle differenze di guida di Rossi e Vinales, con un focus anche su Zarco:
“Maverick è più leggero di Valentino, quindi è più gentile con la gomma posteriore e può conservarle meglio. Le impostazioni per la frenata sono spesso molto simili, anche se Valentino è più alto e pesante, quindi ha bisogno di un setting leggermente più forte. Le impostazioni di Maverick sono simili a quelle usate da Jorge Lorenzo. Johann è un po’ più leggero di Valentino ed è molto gentile con le gomme anteriori e posteriori, quindi può utilizzare impostazioni molto morbide. Le stesse impostazioni non funzionano per Valentino. Ha bisogno di più supporto davanti e dietro, a causa di come frena e accelera”.