Claudio Domenicali e il rinnovo dei contratti, in scadenza, di Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo
E’ stata presentata ieri la nuova Ducati Desmosedici Gp18 con la quale Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo sfrecceranno in pista durante la stagione 2018 di MotoGp. Un look nuovo, moderno e aggressivo per la moto del team di Borgo Panigale, mostrata al pubblico per la prima volta ieri all’Auditorium Ducati: ad affiancare rosso e bianco infatti, sulla livrea della moto anche delle strisce di colore grigio, che potrebbero presto ospitare il nuovo sponsor IQOS. Tanti i temi trattati ieri, dagli obiettivi del team fino alle trattative di rinnovo di contratto. Queste le parole di Claudio Domenicali, amministratore delegato Ducati Corse, riportate da GpOne.com proprio riguardo i rinnovi di entrambi i piloti:
“È normale che quando ci si trova bene si pensa a continuare Andrea è certamente interessato a proseguire come noi. Al momento credo però sia troppo presto e perverso concludere le cose e definire il tutto per la stagione successiva, dato che non abbiamo nemmeno disputato un test. Ci sono comunque tutte le basi e gli elementi per trovare una soluzione. Andrea non ci ha chiesto nulla, entrambi siamo volenterosi, inoltre dal 2013 ad oggi Andrea ha sempre ricevuto un ottimo trattamento economico. Ovviamente bisogna guardare le cose in prospettiva, anche se in alcune stagioni ci sono stati trattamenti diversi. Quando si parla del rinnovo serve prendere in considerazione le prestazione del pilota nel presente e nel passato. È giusto riconoscergli il suo valore, anche se dall’altra parte nel mondo delle moto serve avere equilibrio. È vero che c’è stato un grosso sforzo per avere Jorge in Ducati, però quando si è presentato a Borgo Panigale lo ha fatto con cinque titoli mondiali nel proprio palmares. Quello è stato uno sforzo temporaneo in futuro ci sarà quindi una gestione più equilibrata riguardante l’ingaggio dei piloti”.
Mentre sulla moto ha concluso:
“Penso che poi molto dipenda dalla competitività della moto e la Ducati si è rivelata tale, certamente Andrea è stato bravo, ma non si può discutere il valore di Marquez, dato che entrambi hanno vinto lo stesso numero di gare. Tutto ciò fa sì di trovarci in una situazione diversa rispetto al 2017, però quando c’è buona volontà e stima reciproca si trova sempre una buona soluzione”.