Italia, che bordata da Ventura: “ho pagato in modo violento. Un giorno sarà tutto chiaro, la colpa non è stata mia ma…””

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Gian Piero Ventura è tornato a parlare della debacle di Italia-Svezia che ha estromesso gli azzurri dal Mondiale di Russia 2018

Il calcio, come ogni altro sport, deve pur sempre ‘arrendersi’ alle fredde logiche dei risultati. Per quanti discorsi si possono fare sui temi più disparati, alla fin fine si riduce tutto al semplice concetto di ‘vittoria’ o ‘sconfitta’. Gian Piero Ventura, nonostante alleni da diversi anni, rischia di essere ricordato unicamente per la debacle contro la Svezia che ha costretto l’Italia a restare fuori dai Mondiali di Russia 2018. L’ex CT azzurro è stato il capro espiatorio di tutti i problemi tricolori, pagando un prezzo forse fin troppo alto rispetto alle sue reali colpe. Almeno è quello che lo stessu Ventura sostiene. L’ex allenatore di Bari e Torino, intervistato da ‘Repubblica’, non ha nascosto una certa rabbia nel ripensare a come sono andate le cose con la panchina dell’Italia, spiegando che in futuro le ‘verità’ verranno fuori a tempo debito:

“sono reduce da qualcosa che era più grande di me e ho pagato in modo violento. Adesso ho una voglia feroce di ripartire dopo trentacinque anni di lavoro e risultati, alle mie società ho fatto anche guadagnare un sacco di soldi. Mio padre mi ha insegnato che non si molla mai e tre mesi non possono cancellare trentacinque anni. Con la Nazionale eravamo imbattuti, primi in classifica, dopo la Spagna è precipitato tutto, però il resto, se permettete, rimane. Ora devo e voglio dare risposte e da qui ricomincio, senza certezze, ma con qualche presunzione. Nello sport non perde mai una persona soltanto: un giorno, per quanto mi riguarda, tutto sarà chiaro e si capirà meglio. Non mi piace il passato anche se a volte ti cattura, io vivo di futuro e il mio lavoro di allenatore comincia adesso. Grazie per avermi ricordato che non esistono solo i risultati”.

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