Dopo sei mesi dal suo trasferimento ai Celtics, Kyrie Irving ha svelato un particolare retroscena sul suo addio ai Cleveland Cavaliers
Irving ha espresso la sua volontà di lasciare i Cavs ed è stato accontentato. Sembrava questa la verità sull’addio di Kyrie ai vice campioni NBA. Dopo 6 mesi dal suo trasferimento ai Celtics però, Irving ha deciso di svelare la verità in merito alla spinosa vicenda che ha tenuto banco nel mercato NBA estivo. Ai microfoni di ESPN, il playmaker dei Celtics ha spiegato come i Cavs abbiano provato a liberarsi di lui, inserendolo in una trattativa con Suns e Pacers. La trattiva sarebbe dovuta essere, secondo i rumors: Irving e Channing Frye ai Suns, Paul George e Eric Bledsoe ai Cavs e probabilmente la scelta numero 4 del Draft ai Pacers. Scambio che saltò a causa di alcuni dubbi dei Suns. La notizia non piacque a Irving che decise di chiedere la cessione.
“Lasciare Cleveland era inevitabile. Loro non mi volevano più. Perché non ho chiarito la situazione di quello che è successo? Non sentivo il bisogno di dire niente perché sapevo la verità e lo stesso sapevano loro. Per questo non aveva importanza quello che avrebbero detto gli altri. Pensavo che ci sarebbe stato un patto di segretezza da parte di tutti. Non voglio puntare il dito contro nessuno anche se so che succederà lo stesso, ma il modo in cui tutto è successo è stato deludente. È stato doloroso vedere come è stato comunicato all’esterno. È diventata una storia sulla quale tutti avevano la loro opinione su cosa avrei dovuto fare e perché. Si diceva qualsiasi cosa su di me, come ad esempio che ero egoista. Va bene, ma non è la realtà: è solo rumore”.