Lezioni di golf gratuite per bambini con spettro autistico per favorire l’inclusione. Al via il Progetto sviluppato da “Golfprogram” con il patrocinio della FIG, la collaborazione dell’Associazione di volontariato “Una breccia nel muro” e il supporto del circolo romano Archi di Claudio Golf Club
Nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2022 è stato presentato ufficialmente “Golf4autism”, esperienza pilota sviluppata da Golfprogram, con il patrocinio della Federazione Italiana Golf, la collaborazione dell’Associazione di volontariato “Una breccia nel muro” e il supporto del circolo romano Archi di Claudio Golf Club. “Golf4autism” si rivolge a bambini con spettro autistico di età compresa fra i 6 e i 12 anni e si propone, attraverso lezioni gratuite sul campo, come un aiuto per la socializzazione e l’integrazione grazie alla naturale propensione all’aggregazione del golf. Si rafforza così il messaggio dello sport come strumento d’inclusione sociale delle persone con disabilità. In quest’ottica, il golf, grazie alla ripetitività del gesto tecnico e agli spazi aperti e rilassanti, può essere indicato per i bambini con spettro autistico, dando anche supporto alle famiglie. Per la presentazione del progetto “Golf4autism”, ospitata nella Sala Convegni dell’Associazione Civita, sono intervenuti: Andrea Ranza (Golfprogram); Prof. Alberto Zuliani (Presidente Associazione Una breccia nel muro); Gianluca Cencia (Vice Presidente Archi di Claudio Golf Club); Dott. Niccolò Collini (Psicologo, Coordinatore dell’area sanitaria della Fondazione Opera Santa Rita Onlus di Prato e Direttore del servizio ambulatoriale per l’autismo e la logopedia) e Gian Paolo Montali (Direttore Generale Progetto Ryder Cup 2022 e Direttore Tecnico Squadre Nazionali FIG).
SPORT PER TUTTI – Il Progetto “Golfautism” ha già vissuto una fase sperimentale nel 2017 con 9 mesi di lezioni presso il circolo romano Archi di Claudio Golf Club. Questa esperienza pilota ha dato indicazioni molto confortanti per tutti i partecipanti con piena soddisfazione delle famiglie. Nel 2018 l’attività sportiva si svolgerà la domenica, principalmente presso il campo dell’Archi di Claudio Golf Club e, nei giorni di pioggia, presso le play room dell’Associazione di volontariato “Una breccia nel muro”.
FORMAZIONE INCROCIATA – Per ogni sessione sul campo è prevista la co-presenza sul campo dei maestri – formati da Golfprogram – e di uno o due terapisti a seconda delle esigenze. In tal senso è previsto un periodo di formazione incrociata: i terapisti impareranno dai maestri le caratteristiche tecniche del golf e i maestri apprenderanno dai terapisti le problematiche dei bambini autistici, le tecniche per catturarne l’attenzione, valorizzarne le capacità e fronteggiare le criticità.
LE DICHIARAZIONI
Gian Paolo Montali: “Desidero ringraziare tutte le persone che hanno contribuito allo sviluppo di Golf4autism. Con il patrocinio a questa iniziativa, la Federazione Italiana Golf vuole dimostrare che l’inclusione sociale delle persone con disabilità è uno dei valori più importanti del Progetto Ryder Cup 2022. Sulla scia di questo esempio, la nostra idea è quella di creare un programma esportabile in tutte le realtà golfistiche italiane, coinvolgendo non solo il Lazio e Roma dove si giocherà la prestigiosa Ryder Cup del 2022, ma anche le altre Regioni, portando in campo tanti altri giovani. Golf4autism rientra nel nostro piano strategico finalizzato all’inclusione sociale, insieme ad altre iniziative come il golf nelle scuole, il golf si veste di rosa, biogolf, in city golf e gli eventi della Road to Rome 2022. Con “Golf4autism” la FIG conferma il suo impegno per le persone con disabilità, come testimoniato dalle tante iniziative portate avanti dal nostro Settore Paralimpico: dall’area GolfSuperAbili con lezioni gratuite all’interno del Golf Club Milano nell’ ultimo Open d’Italia, ai raduni tecnici per la Squadra Nazionale Disabili fino al Mondiale per non vedenti, che quest’anno si giocherà a Roma presso il Golf Club Parco De’ Medici. Ci tengo a ricordare che il viaggio verso la Ryder Cup 2022 continua…”.
Andrea Ranza: “Golf4autism è un progetto che vuole dimostrare come il golf possa essere il luogo ideale dell’integrazione sociale. Nel 2017 abbiamo iniziato un percorso pilota con due ore di lezione ogni domenica da aprile a dicembre. Abbiamo riscontrato da subito grande interesse delle famiglie e dei ragazzi. Tutte le famiglie erano felici di vedere i propri figli divertirsi sul green insieme agli altri giovani golfisti dell’Archi di Claudio. È importante sottolineare che per le lezioni abbiamo utilizzato un’attrezzatura specifica per evitare incidenti e rendere più facile e divertente l’apprendimento. I corsi ripartiranno a inizio febbraio e la nostra intenzione è di portare avanti questa iniziativa fino al 2022, augurandoci che questo progetto possa coinvolgere tanti altri circoli di golf”.
Alberto Zuliani: “L’Associazione Una Breccia nel muro, nata nel 2011, si è presa cura di quasi 400 bambini fra i 18 mesi e i 12 anni di età con disturbo dello spettro autistico nei due centri “Facciamo breccia” di Roma e di Salerno. Il bambino è centrale nell’azione terapeutica, ma ci prendiamo cura anche della famiglia, sostenendo i genitori psicologicamente e con particolare attenzione ai problemi dei siblings, fratelli e sorelle. Con Golf4autism offriamo un percorso di formazione strutturato – svolto da specialisti, maestri e supervisori – con una raccolta dati riferita sia all’acquisizione delle abilità sportive specifiche, sia alla funzionalità della pratica del golf rispetto al trattamento della sindrome. A partire da questi dati, porteremo avanti un’attività di ricerca, come facciamo per tutti i nostri progetti, perché per noi conta l’evidenza scientifica”.
Gianluca Cencia: “L’Archi di Claudio ha aderito al progetto Gof4Autism consapevole dell’importanza di ampliare le potenzialità del golf e in generale della pratica sportiva anche con iniziative di inclusione sociale. L’entusiasmo dei partecipanti ci fa ribadire con convinzione la nostra disponibilità a collaborare, anche per i prossimi anni, con il programma Gof4Autism che si inserisce nel quadro più ampio dello sviluppo delle attività del circolo verso i ragazzi e verso il territorio”.
Niccolò Collini: “Attualmente in media si stima la presenza di un bambino con autismo ogni 100 nati. Nel corso degli ultimi anni gli approcci terapeutici e riabilitativi per bambini con spettro autistico evidenziano l’importanza del lavoro in rete, attraverso trattamenti in contesti naturali ed ecologici. L’ambito dello sport è senza dubbio uno dei terreni più fertili in questa direzione e il golf può essere un campo di azione adeguato. Il setting del golf, all’aria aperta e nel silenzio, ha infatti una doppia valenza positiva: da un lato favorisce la tranquillità e la disponibilità dei bambini, dall’altra permette loro di ottimizzare la concentrazione proprio grazie alla ridotta presenza di stimoli distraenti. In secondo luogo ci sono alcuni aspetti tipici del gioco del golf che ben si prestano a certe peculiarità dei bambini con autismo. Una di queste è la ripetitività del gesto tecnico, che ha una durata relativamente breve e si adatta quindi anche a coloro i quali hanno difficoltà nel mantenere attenzione e concentrazione per tempi prolungati. Giocare a golf, inoltre favorisce un miglioramento della coordinazione psicomotoria grazie all’allenamento di un gesto tecnico che comprende il controllo e il movimento dell’intero corpo. Altro aspetto rilevante del golf è che promuove e potenzia l’imitazione, capacità spesso limitata e compromessa nei bambini con autismo e offre come modello da imitare non solo l’adulto (maestro di golf) ma anche i coetanei con cui ci si trova a interagire”.