25° Anniversario Raw – Mick Foley a SportFair, dall’Hell in a Cell con The Undertaker ai segreti dello show rosso: i retroscena di una leggenda

  • John Giamundo
  • Mike Marques
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SportFair

Durante la conferenza stampa del 25° anniversario di Raw, ai microfoni di SportFair, Mick Foley ha rivelato diversi retroscena della sua carriera e dello show rosso

Il prossimo 22 gennaio, Monday Night Raw festeggerà il 25° anniversario della messa in onda del primo, storico, episodio. In diretta dal Barclays Center di Brooklyn (Ney York), palazzetto dal quale fu trasmessa la prima puntata, avrà luogo uno show straordinario, con tante novità tutte da scoprire e la presenza di grandi ospiti legati al mondo del wrestling del passato recente. Nella conferenza stampa di presentazione dello show, ai microfoni di SportFair ha parlato il grande Mick Foley, autentica leggenda WWE (nonchè membro della Hall of Fame) che ha fatto la storia di Raw e dell’inter federazione di Stamford, interpretando ben 4 personaggi nel corso degli anni: Mankind, Dude Love, Cactus Jack e infine se stesso. Se Raw ha acquistato grande popolarità negli anni ’90 è anche grazie a Mick Foley. La sua rivalità contro The Undertaker, sfociata nello storico Hell in a Cell di ‘King of The Ring 98’, nel quale fu gettato due volte dalla cima della gabbia mettendo a rischio la sua vita, fu una pietra miliare della storia del wrestling. Abbiamo chiesto a Mick quanto quel match abbia influito sul futuro di Raw e dell’intera compagnia e cosa abbia reso quel match davvero speciale. La sua risposta ha fugato ogni dubbio:

“quello che ha reso quel match davvero speciale è stato che la rivalità era stata mostrata a Raw. Nel corso del mio primo Raw, nel 1996 il giorno dopo WrestleMania XII, ho avuto un confronto con The Undertaker, la cosa ha funzionato e abbiamo fatto tanti grandi match nel corso del tempo, molti dei quali combattuti a Raw che ha creato le condizioni per vedere qualcosa di diverso, di originale, come l’Hell in a Cell. Sono rimasto molto sorpreso dalla popolarità che ha raggiunto Raw dopo quella volta, qualcosa di proporzioni ‘mistiche’. Sono molto orgoglioso di aver fatto parte di quel match e di essere stato parte di alcune delle più grandi notti di Monday Night Raw”.

Una popolarità che Raw non ha mai perso negli anni. Mandare in onda un prodotto in grado di stupire e intrattenere, settimana dopo settimana, per 25 anni non è cosa da poco. Il segreto di Raw? Evolversi senza cambiare troppo la sua anima. Aggiungere gradualmente nuove superstar e tributare il giusto rispetto a quelle vecchie ma soprattutto essere un punto di riferimento per tutti i fan.

“Cosa è cambiato rispetto al passato? Il fatto che oggi si possono vedere con una maggior frequenza diversi grandi match e più spesso. Ovviamente anche noi in passato facevamo dei grandi match, ma penso che i ragazzi al giorno d’oggi ne facciano di più. Raw comunque è ancora popolare dopo 25 anni perché la WWE fa un grande lavoro, introduce novità, aggiunge in maniera esatta il giusto mix di nuove superstar e tributa il giusto rispetto a quelle del passato. Penso ci sia qualcosa di speciale nello show che va in onda ogni settimana. È bello sapere che qualsiasi accada, lo show va in onda ogni settimana. Dà un senso di normalità, è qualcosa sulla quale puoi sempre contare”

Un senso di normalità dato da atleti che con il passare del tempo diventano delle vere e proprie leggende. Nella notte del 25° Anniversario di Raw, Mick Foley e altre leggende del calibro di The Undertaker Shawn Michaels (e tanti altri), faranno il loro ritorno per una (sola?) notte. Le superstar attuali rischiano di passare in secondo piano se paragonati a questi grandi atleti che hanno fatto la storia, ma soprattutto potranno un giorno essere degli hall of famer? Secondo Mick Foley:

“oh certo, la WWE è attualmente cresciuta a livello internazionale, le superstar di oggi sono molto popolari e possono essere paragonate a quelle del passato. Certo, sarà difficile avere un nuovo The Rock o un nuovo Stone Cold Steve Austin, ma mi viene in mente John Cena che ha trasceso il wrestling diventando un simbolo della cultura popolare. Questi ragazzi ogni settimana offrono delle buone performance. Penso che la Hall of Fame del futuro avrà diversi atleti presenti attualmente nei roster”.

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