Ciclismo, Aru e i suoi peccati di gola: “mi alleno sei ore al giorno, ma non rinuncio a panettoni e peperoni”

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Fabio Aru passa le vacanze natalizie in famiglia mangiando panettoni e peperoni e allenandosi sul Sestriere

fabio aru
LaPresse/ Marco Alpozzi

Fabio Aru vuole ottenere sin dalle prime uscite risultati per iniziare al meglio la sua nuova avventura alla UAE Team Emirates. Infatti, ieri a Santo Stefano, la maglia tricolore si è allenata per sei ore sul Sestriere per tonificare le gambe e iniziare la sua preparazione. Fabio Aru sa bene che la prossima stagione sarà ricca di impegni e la UAE Team Emirates ha puntato su di lui per vincere le principali corse a teppe. L’esordio stagionale di Fabio Aru sarà ad Abu Dhabi, corsa molto importante per la squadra di Saronni per poi correre la Tirreno-Adriatico e la Liegi-Bastogne-Liegi per poi concentrarsi sul Giro d’Italia. Fabio Aru ha spiegato come si sta allenando in questi giorni, come riportato dalla Gazzetta dello Sport:

“ho ricominciato gli allenamenti il 10 novembre, con un mese di stop dopo il Lombardia. Adesso lavoro molto sul medio, 40-50 minuti a seduta, e sulla forza in salita. In una settimana pedalo circa 25 ore. Comincio a diradare le sedute, diciamo una volta la settimana: pressa, leg extension e squat con pesi leggeri puntando sulla resistenza e senza mettere massa. Poi esercizi a corpo libero dove noi ciclisti facciamo sempre una fatica boia”.

Tra le modalità che i ciclisti usano per allenarsi al meglio ci sono i rulli e le SFR, ovvero un metodo particolare per poter allenare la forza resistente quando si è in bici e non in palestra. Fabio Aru ha rivelato le sue tecniche di allenamento:

“i rulli sono un po’ pallosi, dico la verità. Però quando come oggi (ieri, ndr) c’è bagnato, piove e pure la nebbia… beh, meglio non rischiare e non prendere troppo freddo. Quindi meglio pedalare al coperto. Diciamo che io preferisco l’uscita in bici, ma per un giorno i rulli vanno più che bene. Tramite app si possono programmare allenamenti specifici, ma io non lo faccio. Però devo dire che le Sfr (salite di forza resistenza), anche se sono più faticose che nella realtà, sui simulatori vengono bene. Hai subito la sensazione di avere fatto un ottimo lavoro. Le Sfr mi piacciono tantissimo. Quello che mi piace meno sono i fuori soglia. Per quelli c’è tempo in corsa”.

Le feste di fine anno per i ciclisti sono momenti molto importanti per stare a contatto con le famiglie e fare delle sgambate molto blande. Fabio Aru ha rivelato cosa ha fatto in queste vacanze natalizie:

“il 23, 24 e 25 sono stato a Trana, in Piemonte, a casa di Valentina. Alla vigilia ho fatto il “Giro del Sestriere”: 6 ore di bici, 180 km e 2.200 metri di dislivello. Un po’ un azzardo vista la stagione, ma è stato bellissimo. Ci si toglie degli sfizi, non ci si tira troppo indietro, anche se con attenzione. Magari si pranza saltando colazione e cena. Però io tomini, peperoni con la bagna cauda e il panettone li ho mangiati. Se non li mangi in questi giorni, quando li mangi? Siamo atleti, esseri umani. Domani (oggi, ndr), vado a casa in Sardegna, per una settimana. Poi mi regolo anche in base al meteo”.

Dal 20 gennaio Fabio Aru sarà a Teide, in Spagna, per degli allenamenti specifici alle gambe. Molti corridori vengono in questa montagna per tonificare le gambe e immagazzinare chilometri.

 

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