eSport – League of Legends: aggressione e minacce di morte alla fidanzata su Twitch, Riot lo banna [VIDEO]

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Non importa quanto tu sia bravo a League of Legends, per Riot Games la violenza è inconcepibile

Credit to: lol.gamepedia.com

Il 26 ottobre di quest’anno Li “Vasilii” Wei-Jun, un videogiocatore pro di League of Legends, noto per i suoi attacchi di rabbia, è stato arrestato durante un suo video live sul suo canale Twitch. Il motivo? Durante il video, Vasilii, in preda alla rabbia, rovescia un tavolo e dopo un po’ si sente una donna gridare mentre lui la picchia e minaccia di ucciderla. Il ragazzo è stato successivamente arrestato. Vasilii, ai tempi del video, giocava per la squadra cinese Newbee, che ha rescisso il suo contratto, in quanto considera il suo atteggiamento da condannare. Oggi è arrivata la notizia che Riot Games, la società fondatrice di League of Legends, ha bannato Vasilii per 20 mesi competitivi, quindi fino a gennaio 2020. La Riot ha interrogato sia Vasilii che la sua fidanzata e entrambi hanno dichiarato che in realtà lui non le avesse fatto nulla durante quel video. Nonostante ciò, il fatto che lui abbia fatto delle minacce di violenza credibili insieme ai suoi attacchi di rabbia in passato, hanno portato la Riot alla decisione di bannarlo. Riot si è espressa così:

consideriamo il fatto che ci siano state minacce di abuso domestico (e che fossero rivolte a uan persona indifesa e in un residenza privata) un fattore aggravante. Mentre fare queste minacce a un altro videogiocatore pro durante un torneo porta a una sospensione di 10 mesi, crediamo che l’intimidazione fisica e le minacce di violenza domestica debbano essere punite ancora più duramente.

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