Deportato durante l’Olocausto a 102 anni ritrova il nipote, la triste storia a lieto fine di Eliahu Pietruszka

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Una storia che ha commosso il mondo quella di Eliahu Pietruszka di 102 anni che dopo essersi salvato dalle atrocità dell’Olocausto ha potuto riabbracciare il nipote Alexandre

Una storia strappalacrime quella di un uomo sopravvissuto all’Olocausto e di suo nipote che dopo tanti, tantissimi anni, si rincontrano avendo ignorato per una vita l’uno l’esistenza dell’altro. Eliahu Pietruszka, 102 anni credeva di aver perso tutto e tutti durante la seconda guerra mondiale, ma si sbagliava. Così l’anziano ha potuto rincontrare Alexandre, suo nipote di 66 anni, figlio di suo fratello. La sua storia ha commosso il mondo perchè Eliahu pensava di aver perso tutti, dopo che non solo la sua famiglia era stata deportata, ma anche il fratello era stato costretto in un campo di lavoro siberiano. Lo scambio di qualche lettera infatti era infatti terminato dopo poco la loro separazione, costringendoli a perdere l’uno le tracce dell’altro. “Pensavo fosse morto“, ha ammesso Eliahu Pietruszka. Non era così. Il fratello (deceduto solo nel 2011) infatti era riuscito a scappare da quell’inferno ed a ricostruirsi una vita proprio come aveva fatto il protagonista della nostra storia a lieto fine. Grazie ad un database, che ha riunito non solo questo zio e nipote in quanto raccoglie i nomi delle vittime dell’Olocausto di Yad Vashem, Eliahu ed Alexandre hanno potuto incontrarsi per la prima volta. Dopo una videochiamata su Skype infatti i due si sono visti.

Mi rende così felice sapere che una parte di mio fratello sia ancora viva in suo figlio – ha detto Pietruszka emozionato, come riporta Vanity Fair -. Dopo tanti anni, mi è stato concesso il privilegio di incontrarlo. – poi parlando con il nipote ha affermato – Sei la copia di tuo padre. Non ho dormito per due notti per aspettarti.

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