Damiano Cunego pronto all’addio al ciclismo: il Piccolo Principe svela a SportFair i suoi progetti futuri

SportFair

Damiano Cunego dirà addio al ciclismo professionistico nel 2018. Il corridore della NIPPO Vini Fantini Europa Ovini svela a SportFair i suoi progetti futuri e racconta l’annata dell’Italbici

Damiano Cunego è pronto a correre la sua ultima stagione da professionista. Dopo ben 17 stagioni, il ciclista della NIPPO Vini Fantini Europa Ovini lascerà il mondo del ciclismo dopo un’intensa carriera. Il ‘Piccolo Principe’ ha vinto nel 2004 un Giro d’Italia con la Saeco lottando alla pari col suo compagno di squadra Gilberto Simoni. Oltre la grande corsa in rosa, Damiano Cunego ha vinto 2 Giri del Trentino, 3 Giri di Lombardia e tantissime altre corse. Un palmares che lo colloca tra i più grandi ciclisti del nuovo millennio. Al Tour de France, il ciclista italiano nel 2006 ha conquistato la maglia bianca piazzandosi in 11ª posizione. Damiano Cunego in questa stagione ha conquistato una tappa al Tour of Qinghai Lake e ai microfoni di SportFair si è raccontato parlando del suo futuro dopo il ritiro alle corse, del rapporto con Santini, dell’annata dell’Italbici e dei suoi progetti.

Damiano CunegoCome valuti la tua stagione?

“Siamo nella fase di riposo. La stagione è stata lunga, partita da gennaio e finita a ottobre e adesso nel mese di Novembre ci riposiamo. Verso la fine del mese riprenderò la palestra e un po’ di bici da corsa e qualche corsa a piedi”.

Quali sono i tuoi progetti futuri dopo l’addio al ciclismo?

“Sono passate ben 17 stagioni ed è giunto il momento di terminare la carriera e fare dell’altro. Ho diverse possibilità per il futuro e sto studiando Scienze Motorie e sicuramente rimarrò con la squadra. Ho due principali obiettivi: affiancare i ciclisti giapponesi che andranno alle Olimpiadi di Tokyo 2020 e di diventare preparatore sportivo”.

Cosa rappresenta per te il Giro d’Italia?

Damiano Cunego“Il Giro d’Italia è una gara che mi ha dato molto ed è quella che mi ha fatto conoscere al grande pubblico e ho avuto l’onore di vincerla nel 2004”

Tu in questa stagione hai vinto una tappa al Tour of Qinghai Lake che ricorda il tuo primo successo con la Saeco. Ce ne puoi parlare?

“Questa corsa l’ho vinta nel 2003, al mio secondo anno da professionista. In quell’edizione ho trionfato anche nella classifica generale. È una spedizione molto bella e particolare perchè Ballerini voleva creare una squadra giovane con esperti e ricordo che è stata una bella vittoria. In questa edizione la vittoria di tappa è stata particolare a causa dell’arrivo in quota 4120 metri! Un arrivo abbastanza imponente! Questo trionfo è molto importante sia per me che per la NIPPO dato che è stato fatto in Asia”. 

Sei tornato a vestire dopo tanto tempo lo sponsor Santini. Cosa rappresenta per te?

Damiano Cunego
Credits @Sonoko Tanaka

La Santini ha fatto più volte parte della mia carriera. Con loro sono stato anche dal 2006 al 2011 con la Lampre. Sono contento di chiudere la carriera con loro perché Santini è un ambiente familiare e sono orgoglioso di questo”.

Come ti allenerai per questi ultimi mesi da professionista?

“Come ho sempre fatto. Inizierò la stagione a febbraio e prenderò parte ad alcune corse. Poi vedremo se riusciremo a prendere parte al Giro d’Italia per sviluppare un programma apposito, se no seguiremo altri piani”. 

Cosa ne pensi del caso Fabian Cancellara?

Damiano Cunego“Si ho letto molto poco, ma quando ci sono queste polemiche lascio le opinioni a chi di dovere. Lascio commentare gli altri”.

Come valuti la stagione dell’Italia ciclistica?

“L’Italia non va male. Se vedi Nibali è la carta più forte sia nelle grandi corse a tappe che nelle classiche di un giorno. Abbiamo molti ragazzi che però devono avere continuità. Sono molto fiducioso anche perché abbiamo tanti talenti sia a livello maschile che femminile”. 

Leggi anche —> eSport alle Olimpiadi? – Il parere di Damiano Cunego a SportFair: “creano grandi contrasti ma fanno parte del progresso”

Condividi