Ciclismo: Canola, Cunego e Santoromita visitano il quartier generale della Santini

SportFair

Marco Canola, Damiano Cunego e Ivan Santoromita, ciclisti della NIPPO Vini Fantini Europa Ovini, visitano il quartier generale della Santini

Una giornata in Santini, alla scoperta degli innovativi capi tecnici che accompagneranno Canola e compagni nella stagione 2018 del team NIPPO Vini Fantini Europa Ovini. Questo è quanto vissuto venerdì 10 novembre presso il quartier generale del nuovo partner tecnico del team che fa della produzione Made in Italy, della tecnologia e capacità di innovare i suoi punti di forza.  

Uno speciale “porte aperte” riservato agli atleti #OrangeBlue, alla scoperta dei capi studiati per soddisfare le necessità di team altamente competitivi, internazionali e abituati a competere in ogni stagione e ad ogni latitudine. A toccare con mano e scoprire i segreti tecnici che li accompagneranno in un’intensa stagione sportiva, il leader vincente del team Marco Canola, il campione, tornato alla vittoria nel 2017, Damiano Cunego e il campione tricolore 2013, Ivan Santaromita. Insieme a loro il Direttore Sportivo Mario Manzoni e il General Manager del team Francesco Pelosi. Una giornata speciale in particolare per Damiano Cunego il cui primo grande successo, nella categoria Juniores, è stato la conquista della maglia di campione del mondo juniores nel 1999, firmata da Santini. Un legame speciale quello di Damiano Cunego con Santini Cycling Wear, passato per la maglia rosa indossata, continuato in carriera dal 2006 al 2011, passando anche per i 13 giorni in maglia azzurra di miglior scalatore al Giro d’Italia 2016 con la NIPPO Vini Fantini.

A fare gli onori di casa è Paola Santini, Marketing Manager di Santini Cycling Wear: “siamo entusiasti di iniziare questo percorso con il team NIPPO Vini Fantini Europa Ovini  e poter ospitare in azienda atleti di alto livello come Marco Canola, Damiano Cunego e Ivan Santaromita ci permette di far loro conoscere l’impegno e la passione dietro ogni nostro capo e di confrontarci sulle esigenze e aspettative della squadra. – dichiara Paola Santini – Gli atleti hanno infatti potuto scegliere insieme a noi i materiali tecnici che meglio si adattino alle diverse condizioni ambientali e climatiche riscontrate nei luoghi di allenamento e di gara e assistere a tutte le fasi di ideazione e produzione dei loro completi. Un lavoro sinergico per creare con l’intero team una storia fatta di passione e amore per il ciclismo”. 

La fornitura per il team Nippo Vini Fantini Europa Ovini si declina in capi estivi e invernali, coordinati da accessori abbinati, che fanno già parte della collezione Santini.  Tra i capi estivi, spicca la maglia disegnata per gli atleti che si allenano e gareggiano nei paesi asiatici e quindi in condizioni di caldo intenso e umidità. Si tratta del modello top di gamma Santini Tono, una jersey estremamente leggera dal taglio aerodinamico che garantisce performance ottimali anche con alte temperature. La traspirabilità e la leggerezza sono date dai materiali scelti: il fronte e il retro sono realizzati in micro-rete Sesia, morbida, elastica ed incredibilmente traspirante mentre le maniche sono in tessuto Artico, composto da microfibre di poliestere, con elasticità bidirezionale, traspirante e dalla veloce asciugatura. La jersey è inoltre caratterizzata da bande anti-scivolo a fondo maglia e sui polsini, per una perfetta aderenza al corpo e una totale libertà di movimento, da una tripla tasca e da un piping rifrangente per un’ottima visibilità su strada. Il design è focalizzato sul blu navy, il colore che rappresenta l’immagine coordinata del team dal 2014, e gioca su due diverse tonalità che da separate e distanti vanno a fondersi al centro della jersey formando, grazie alla texture romboidale, una fitta “rete”, che richiama quella delle antiche armature, dove i singoli elementi traggono la propria forza dall’unione perfetta con gli altri. L’altro colore iconico della squadra, l’arancione, è sul colletto, sul fondo manica e sui fianchi. Sul colletto spiccano le bandiere italiana e giapponese, simbolo del legame profondo tra le due anime del team.

Per allenarsi e gareggiare nei giorni di pioggia, gli atleti avranno in dotazione le giacche Santini Guard 3.0: un modello totalmente impermeabile che garantisce ottima elasticità e traspirabilità. Una giacca super leggera e dal design aerodinamico realizzata con un tessuto elastico accoppiato a una membrana idrorepellente, per massimizzare la protezione da pioggia e vento. Il comfort è garantito anche dalla termo-felpa che riveste la parte interna di collo e polsini e la visibilità è data dai dettagli rifrangenti sul retro. Tutti i capi Santini sono realizzati in Italia nello stabilimento della sede di Lallio con materiali di provenienza locale e di alta qualità. 

Per Damiano Cunego è sempre un’emozione speciale tornare in Santini, avendo di fatto già indossato la divisa Santini Cycling Wear in molti dei momenti più belli della sua carriera, dal campionato del mondo juniores 1999, fino ai 13 giorni in maglia azzurra, di miglior scalatore, al Giro d’Italia 2016. Proprio con i materiali tecnici di Santini Cycling Wear, In virtù della partnership tecnica biennale con il team NIPPO Vini Fantini Europa Ovini, Damiano Cunego correrà il gran finale della sua strepitosa carriera vestendo l’abbigliamento tecnico del nuovo partner italiano. 

“Per me vedere il marchio Santini Cycling Wear sulla mia divisa è bellissimo, anzitutto per il valore emozionale che ha per me. Ne sono felice perché la divisa da gara, così come tutti i materiali da allenamento sono la nostra seconda pelle, per molte ore ogni giorno dell’anno. Capite quindi quanto conti la qualità e la possibilità di avere una fornitura tecnica di questo livello. Oggi ho avuto modo di toccare con mano quanta cura ci sia dietro la realizzazione di ciascuno di questi capi. Il Guard 3.0 è un modello perfetto per la stagione invernale di allenamenti, mentre la Santini Tono è davvero leggera e comoda da indossare, credo sarà perfetta per le gare estive e in climi molto umidi come ci capita di trovare in alcune gare in Asia. Dopo tanti anni da professionista non potevo chiedere di meglio per il gran finale della mia carriera.” 

Condividi