Nel corso della conferenza stampa della vigilia, Marc Marquez ha presentato il Gp di Motegi soffermandosi sui suoi obiettivi e sugli avversari da battere
Due settimane di stop volate in un baleno, la MotoGp torna in pista per continuare a regalare emozioni in una lotta per il titolo entusiasmante e ricca di colpi di scena.
Il Gp del Giappone segna uno degli ultimi crocevia di questo Mondiale, dove Marc Marquez proverà ad aumentare il proprio vantaggio in classifica su Dovizioso e Vinales, unici avversari ormai in grado di impensierirlo. Il week-end di Motegi comincia oggi con la consueta conferenza stampa della vigilia, dove il pilota della Honda ha sottolineato di non avere chiaro quale sarà il suo diretto avversario: “L’ultima volta qui a Motegi è stato fantastico perchè abbiamo vinto gara e campionato ed è stato qualcosa di grandioso. Arriviamo qui dopo due belle gare, ma non si può mai sapere come andrà a finire in Giappone. E’ un circuito che mi piace ma negli altri anni ho faticato un po’ di più, tranne l’anno scorso per ovvi motivi. Novantanove podi? Speriamo di arrivare a cento, ma vediamo come sarà la situazione. Il fatto che piova non necessariamente potrà aiutarmi, la Ducati va molto forte in caso di pioggia quindi è questo che mi preoccupa di più della Ducati.
Dicono che pioverà, ma mi aspetto comunque di partire con il piede giusto in ogni condizione e di salire sul podio. Questa gara rispecchia un po’ l’intera stagione, ad oggi non so quale sarà il mio avversario diretto in pista così come è accaduto in molti Gp passati. Cinque gradi di temperatura in più o in meno possono cambiare l’assetto della moto, mi sento bene però ed è la cosa più importante. Il feeling che ho avuto con la moto nelle ultime gare è stato positivo, ogni gara però è diversa e bisogna sempre tenere alta la concentrazione. Mancano ancora quattro Gran Premi e questo trittico è molto importante, cercheremo di fare del nostro meglio e spingere sempre al massimo. Cosa mi mancherà di casa mia in queste settimane? Forse il cibo cucinato da mia madre, è qualcosa di speciale e credo che sarà la cosa che mi mancherà di più“.
