MotoGp, Marquez e gli ordini di scuderia in casa Ducati: “Lorenzo? Sapeva ciò che doveva fare”

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Marc Marquez ha commentato il quarto posto ottenuto in Malesia, soffermandosi poi sui presunti ordini di scuderia in casa Ducati

Un Dovizioso favoloso tiene ancora in piedi un Mondiale che rischiava di chiudersi anzitempo, rendendo l’ultimo Gran Premio di Valencia una semplice passerella per Marquez. Invece no, la Ducati centra una pazzesca doppietta e, complice il quarto posto dello spagnolo della Honda, tiene vive le speranze del Dovi di vincere il titolo. Sono 21 adesso i punti di differenza tra i due rivali, un margine che lascia ancora tranquillo Marquez ma, comunque, lo tiene in ansia vista la forza del team di Borgo Panigale.

LaPresse/Alessandro La Rocca

Erano le peggiori condizioni possibili, con la pioggia e la pista molto scivolosa. Ho visto come si stavano mettendo le cose, con le due Ducati che prendevano il largo, ed ho deciso di pensare ai punti. Ho cercato di prendere Zarco, ma ho pensato che alla fine la differenza tra 21 e 24 punti non era troppa in confronto ai rischi che mi sarei dovuto prendere. Non sono deluso per niente. Anzi, mi sento sollevato per aver salvato una domenica che si presentava nelle condizioni peggiori per noi. Ho sofferto molto, ma sono contento di aver mantenuto un buon vantaggio, perché è stata una gara molto lunga. Ho rischiato, ma non troppo. All’inizio pensavo che avrei potuto fare una bella gara, ma poi ho pensato solo a togliermi dai guai, stando lontano dal pericolo. Mi sento sollevato perché sono riuscito a ridurre al minimo i danni di una domenica che è stata davvero molto complicata“.

Marquez poi si è soffermato sui presunti ordini di scuderia in Ducati: “se ci siano stati o meno, non lo so. Ma sei un pilota professionista, che corre per una casa ufficiale, sai sempre cosa devi fare a prescindere dalle parole. Se mi metto nei panni di Lorenzo, il tuo marchio sta lottando per il Mondiale, mentre tu non ti stai giocando nulla, quindi è normale. Ognuno gioca le sue carte e la cosa buona è che io non devo dipendere da nessuno e posso continuare il mio cammino. Fin dall’estate dico che ce la saremo giocata fino a Valencia. Mi sarebbe piaciuto chiudere qui, ma la fretta non serve a niente. Quando non si può, è inutile esagerare. Ma alla fine ho chiuso quarto in uno dei fine settimana in cui abbiamo faticato di più quest’anno. Valencia è un circuito con tante curve a sinistra e normalmente faccio bene. Vediamo se ci confermeremo campioni a Valencia“.

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