Pasqualon ai microfoni di SportFair spiega la sua super-volata e confessa: “le parole di Colbrelli mi hanno fatto male, eravamo amici…”

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Andrea Pasqualon della Wanty Groupe Gobert spiega cosa è successo nella volata conclusiva della Coppa Sabatini – Gp di Peccioli con Sonny Colbrelli della Bahrain Merida

Bella vittoria di Andrea Pasqualon nella Coppa Sabatini – Gp di Peccioli, la classica italiana valida per la Ciclismo Cup. Il corridore della Wanty Groupe Gobert ha trionfato davanti a corridori di spessore come Sonny Colbrelli e Francesco Gavazzi. Un bellissimo trionfo per il veneto della squadra belga che in queste ultime corse ha dimostrato di avere una grande gamba e ottima tenuta. Il ciclista della Wanty Groupe Gobert però si è reso suo malgrado di un finale incandescente con Sonny Colbrelli della Bahrain Merida. Andrea Pasqualon nella nostra intervista ha spiegato cosa è successo tra i due e quali sono i suoi programmi per il futuro.

Che impressioni hai avuto dopo la vittoria della Coppa Sabatini – Gp di Peccioli?

“La mia prima impressione? Di aver fatto qualcosa di straordinario! Ero partito come uno dei favoriti e la squadra era tutta al mio fianco. Concretizzare con la vittoria è stata la cosa più bella”. 

Come ti senti ad aver battuto corridori come Viviani, Colbrelli e Canola?

“È sempre difficile battere questi corridori. Non dimentichiamo che corridori come Viviani, Colbrelli e Canola hanno corso l’ultimo mondiale e la gamba c’è l’avevano. Ieri ho anticipato tutti e giocato d’anticipo. Era una cosa studiata perché dovevo anticipare Colbrelli perché se no non avrei vinto la corsa. Ho fatto la mia traiettoria e ho vinto”.

Con Sonny Colbrelli cosa è successo?

“Mi ha fatto male sentire quelle parole perché ho avuto un bel rapporto con lui sia alla Zalf che alla Bardiani e siamo stati anche compagni di stanza. Sentirsi dire che la mia è stata una volata scorretta è stato brutto. Le sue dichiarazioni a caldo sono state un po’ pesanti. Io ho fatto la mia traiettoria e la mia volata e quindi non ho impedito la sua. Se voleva aveva lo spazio per passarmi. Lui ha dichiarato che non sono andato a chiedere scusa, ma se non l’ho fatto subito e perché non volevo rovinare la mia festa. Sono andato subito a cercare la mia ragazza e la mia bambina che erano le cose che tenevo di più a fare. Nel momento in cui ho finito con loro sono andato da Colbrelli per chiarirmi. Io non avrei mai avuto il coraggio di alzare le mani nei confronti miei o comunque di lui se fossi arrivato secondo. Bisogna avere un po’ di sportività. Non so se ha reagito in quel modo a caldo per rabbia, ma mi ha dato fastidio la sua reazione nei miei confronti”.

A quale altre corse parteciperai?

Farò il Gp Beghelli e martedì prossimo sarò in Belgio al Binche Chimay Binche, una corsa simile alla Coppa Sabatini con questo arrivo su uno strappo. Sono gare che mi piacciono perché sono un corridore potente. Domenica infine correrò la Parigi-Tour“.

Che progetti hai in futuro?

“Vedremo come finirà la stagione e dopodiché farò un po’ di vacanza per staccare. Ho corso ben 90 corse quest’anno e voglio recuperare sia la testa che la condizione. Non sò se sarò ancora con la Wanty, al momento non ho ancora firmato ma vedremo in questi giorni. Non penso di aver problemi e ho voluto aspettare col mio manager Carrera per definire le prossime stagioni. Ho voluto aspettare questa settimana perchè sapervo che era importante per me”. 

Come valuti la tua stagione?

“Per me è stata una stagione che mi rimarrà impressa. La prima vittoria l’ho avuta a Gennaio con questo team che ha creduto subito in me. Mi hanno fatto fare il salto di qualità. Ho corso gare importanti come la parte del Nord sia sul pavé che alle Ardenne, mi hanno convocato per il Tour de France  e da lì penso di aver raggiunto il mio picco di forma. La Grande Boucle mi ha dato la marcia in più e con la vittoria di ieri penso di aver messo al ciliegina sulla torta”.

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