Ombre sul Var, la tecnologia ha favorito l’Inter? Le clamorose ammissioni del designatore Rizzoli

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Il designatore Rizzoli getta ombre sull’utilizzo del Var a San Siro nella gara tra Inter e Spal: parole che alimentano diversi dubbi

LaPresse/Spada

Inter favorita dal Var? –Perché a San Siro ci sono voluti 6 minuti con la Var per assegnare il rigore all’Inter? E’ chiaro che sei minuti sono troppi, e quindi non un obiettivo soddisfacente. Oggi ci sono state complicazioni tecniche che non hanno permesso comunicazioni corrette tra Var e arbitro. Ci sono stati anche problemi di immagini. Sicuramente ha inciso la tecnologia non a supporto del fattore umano. Ci sono state delle volte in cui il Var in 40 secondi è riuscito a arrivare alla soluzione giusta. Ma oggi c’era il problema della connessione con l’arbitro in campo. Se la tecnologia non ha funzionato, si è creato abbastanza scompiglio, parole decisamente importanti quelle rilasciate alla Domenica Sportiva dal designatore arbitrale Nicola Rizzoli.

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Inter favorita dal Var? –Un arbitro se fa questo mestiere può assumersi responsabilità, soprattutto a questi livelli. C’e’ un protocollo rigido dell’Ifab per tutelare lo spettacolo perché non si può andare a verificare tutte le situazioni: il primo obiettivo è mantenere fluidità del calcio. Il protocollo non stabilito da noi ma dall’Ifab prevede che solo in alcune situazioni l’arbitro possa ansare a verificare, e in altre no. Ma l’ultimo a decidere è sempre l’arbitro. L’arbitro di S. Siro ha dato poco recupero? se, ad esempio, si perdono 4 minuti per il Var, poi vanno recuperati tutti“, ha concluso il designatore Rizzoli. E i dubbi sullo “scompiglio di San Siro” restano…

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