MotoGp, Beltramo non ha dubbi: “se ci fosse stato Valentino Rossi in pista a Misano, sono sicuro che…”

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Paolo Beltramo ha commentato la gara di Misano, sottolineando una propria sensazione nel caso in cui Valentino Rossi fosse sceso in pista

Sono passate poche ore dalla conclusione del Gp di Misano, caratterizzato da un’altalena di emozioni regalate non solo dalla pioggia ma anche dall’esuberanza di un Petrucci in versione luxury.

La splendida prestazione fornita dal ternano domenica scorsa non è bastata però per vincere la gara, andata ad un super Marquez capace di superare nel finale il pilota della Octo Pramac dopo averlo studiato per metà corsa. Il grande assente della gara di Misano è stato senza dubbio Valentino Rossi, costretto a saltare l’appuntamento sammarinese a causa dell’infortunio subito in enduro. Di lui ha parlato Paolo Beltramo, sottolineando una propria sensazione: “stavolta Rossi avrebbe potuto vincere – le parole di Paolo Beltramo nella sua consueta analisi per RedBull.com lui sul bagnato ha una sensibilità unica. La sua assenza, a posteriori, dispiace ancora di più. Forse tornerà ad Aragon, forse in Giappone. Per lui il titolo è un miraggio. Marquez? Una gara per rimettere tutto a posto, per dare spettacolo come soltanto lui, con salvataggi da funambolo.

LaPresse/Alessandro La Rocca

Se poi consideriamo la debacle generale della Honda, salvata soltanto dal buon sesto di Miller, la vittoria di Marc Marquez diventa ancora più un inno al pilota. Che ha rischiato di stendersi qualche volta, ma che ha saputo attendere, rischiare e prendere il massimo. Questo qui da battere è proprio difficile. Per quanto riguarda Dovizioso, è migliorato moltissimo in autostima, sicurezza, consapevolezza, ma non ha perso nulla della sua razionalità, della sua freddezza logica, lucida. Finché ha creduto di poterci stare è rimasto in scia a Marquez e Petrucci, poi ha capito che 16 punti erano molto meglio di zero e si è accontentato di chiudere terzo. Accontentato, ma scontento: avrebbe voluto ottenere di più, non era soddisfatto di essersi dovuto limitare, di aver perso la leadership solitaria: la sua frustrazione evidente era la prova della sua voglia di vincere questo titolo“.

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