Vuelta di Spagna, Contador arrabbiato col gruppo: parole di fuoco dello spagnolo della Trek Segafredo

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Alberto Contador è arrabbiato col gruppo che inseguiva i fuggitivi durante la sesta tappa della Vuelta di Spagna

LaPresse/EFE

È un Alberto Contador ritrovato quello che i fan stanno vedendo alla Vuelta di Spagna. Il ciclista della Trek Segafredo nelle ultime due tappe della corsa iberica ha dimostrato di avere una buona gamba e resiste a tutti gli attacchi dei big. In queste due tappe, il Pistolero ha recuperato molto nei confronti di alcuni dei pretendenti per la maglia rossa e adesso si trova in 23ª posizione a 3’10” da Froome.

Alberto Contador sarà sicuramente uno dei protagonisti nella seconda e terza settimana della Vuelta di Spagna. Il suo obiettivo è il podio, desiderio non del tutto irrealizzabile (Bardet è fuori dai giochi dopo le ultime due tappe e gli unici a dare battaglia sono Aru, Nibali e Chaves).  Il ciclista della Trek Segafredo però non è contento della sua prestazione realizzata: “la salita era dura e c’era vento in faccia. Se qualcuno avesse collaborato ci sarebbero stati distacchi importanti. Così è stata persa un’occasione – ha dichiarato Alberto Contador come riportato da La Gazzetta dello Sport -. Fare classifica è molto difficile, ma ci provo. Però se le gambe rispondono… Intanto volevo eliminare più avversari possibile. Chris ha anche il vantaggio di avere uno squadrone, con gli altri me la gioco anche perché rispetto alla maggior parte di loro la crono mi potrebbe avvantaggiare”.

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Alberto Contador ha poi capito quale era il problema che ad Andorra lo ha bloccato: “ho avuto la conferma che il problema è stato digestivo – ha concluso -. Non ho assimilato nulla né della colazione, né di quello che ho mangiato in corsa. Così mi sono sentito svuotato. Però se fossi arrivato morto ora sarei a un quarto d’ora in classifica”.

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