MotoGp – Dall’Igna, la fiducia in Lorenzo e le insinuazioni di favoritismo da parte di Michelin: “Dovi prende meno di Giorgio, ma…”

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Dall’Igna apre le porte di casa ai giornalisti Sky: il general manager Ducati a cuore aperto. Dai successi Ducati alle insinuazioni di favoritismo

Un Dall’Igna inedito, quello che si è mostrato, nella sua quotidianità, alle reti Sky, per uno speciale a lui interamente dedicato. Non solo motori per il general manager Ducati, ma anche coltivazione di fragole, allevamento di pollame, passione per i vini e soprattutto.. due figli da accudire.

LaPresse/Alessandro La Rocca

Quando posso cerco sempre di tornare dai miei figli a raccontargli le storie prima di dormire. Se facciamo podio si festeggia da qualche parte, grigliata o bottiglie di vino con gli amici. Il vino fa parte della cultura veneta e della mia cultura e a me piace, anche coltivare il vino, nel senso comprarlo, tenerlo lì, mi piace sapere che in cantina ho bottiglie che posso aprire in certi momenti. Le vigne sono complicate non sono come le galline, difficilmente riuscire a fare un buon lavoro“, ha esordito dall’Igna dalla sua casa di Schio.

LaPresse/Massimo Paolone

Dopo i convenevoli, impossibile non parlare del motomondiale, degli ultimi incredibili risultati ottenuti da Andrea Dovizioso e di un inevitabile paragone con Jorge Lorenzo: “Dovi è sicuramente un pilota che può vincere un Mondiale, sa come si fa, in questo momento prende sicuramente meno rispetto a Lorenzo, come dire, sono i casi della vita che portano a queste differenze, l’operazione Lorenzo la rifarei uguale se tornassi indietro. Credo che Lorenzo sia stato importante anche in questa crescita Ducati, lui viene da esperienze diverse, ci ha dato sensazioni che per noi sono state importanti nel cercare di capire cosa fare per migliorare la moto, se siamo lì probabilmente è anche per merito di Giorgio”.

LaPresse/Massimo Paolone

Dovizioso è molto diverso rispetto alla media degli altri piloti, ha peculiarità tutte sue, ragiona tantissimo, è molto analitico cosa che gli altri piloti non sono. Per lui era più ingombrante Iannone che Lorenzo, Lorenzo probabilmente lo conosce meglio, ha lottato con lui in tutta la sua carriera, c’è armonia all’interno del team, rispetto tra tutti e due i piloti, ognuno cerca di fare il proprio interesse ma c’è un bel clima“, ha aggiunto Dall’Igna.

Mentre su Lorenzo, il general manager Ducati ha aggiunto: “il modo più corretto e semplice di aiutarlo è dimostrargli che la moto può far bene ed è quello che stiamo facendo con Dovizioso e non solo, Petrucci sta facendo gare incredibili, lo stesso Bautista va bene. Quello che dobbiamo fare principalmente è convincerlo che la moto può arrivare a raggiungere obiettivi importanti, poi è chiaro che bisogna umanamente stargli dietro, ascoltarlo e fare quelle modifiche alla moto che lo rendano più comodo. Alcune modifiche a volte sono più psicologiche che altro, nel nostro caso no però perchè la moto è migliorata da Valencia ad adesso. Sono convinto che lui può far bene anche con la nostra moto. Stiamo lavorando credo bene per cercare di raggiungere gli obiettivi che tutti noi abbiamo“.

LaPresse/Alessandro La Rocca

Dall’Igna ha voluto poi rispondere a tutti coloro che hanno ‘insinuato’ che la Michelin abbia favorito la Ducati: “non è assolutamente vero che Michelin ci sta supportando in qualcosa, è vero che siamo andati a provare e fare dei test molto utili, ma sono test che possono far tutti, noi li abbiamo organizzati bene, quindi merito alla nostra organizzazione. Si fa fatica a dimenticarsi di qualcosa ti ha tolto prestazione, quindi non mi sono dimenticato delle ali perchè è una cosa fatta ingiustamente, si è presa la sicurezza come scusa per in realtà far fare un passo indietro a chi aveva fatto meglio. Ognuno fai propri interessi ed è giusto che fa così, mi metto in mezzo anche io, non è che io agevolo gli altri“, ha aggiunto prima di svelare con sincerità di saper ammettere i propri errori, nonostante il suo ruolo di capo: “sono uno che deve prendere decisioni e non sempre le decisioni mie possono essere in linea con quelle dei miei collaboratori, spero di non essere temuto dai miei collaboratori, da capo è difficile avere reali sensazioni, ma con molti di loro mi sembra di avere un bel rapporto. Io sono uno che se sbaglia non ci gira tanto intorno, è normale sbagliare, voglio sbagliare xk sono comunque un essere umano prima di un tecnico“.

LaPresse/Massimo Paolone

Non poteva mancare un breve commento sulle ottime prestazioni di Petrucci e su un futuro in Moto3 con la Ducati: “Petrucci ha fatto gare incredibili, sta dimostrando di poter diventare un pilota ufficiale. C’è solo l’idea per la Moto3, nessun progetto, da qua bisogna cominciare a fare tutto quello che serve“.

Infine su Stoner ha concluso: “ha fatto un test a Barcellona, ne farà un altro probabilmente a settembre ottobre e poi continuerà con noi, lavoreremo per far si che questo accada“.

 

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