Il ricordo delle vittime, l’omaggio ai sopravvissuti: brividi a Barcellona, la Chapecoense rivive nell’applauso del Camp Nou! [FOTO e VIDEO]

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Dalla lettura dei nomi delle vittime, al calcio d’inizio del portiere che ha perso una gamba, Jackson Follmann, fino al ritorno in campo di Ruschel: brividi durante Barcellona Chapecoense

LaPresse/EFE

Santa Catarina, zona sud ovest del Brasile. È un triste giorno di dicembre, è passata una settimana dal tragico incidente aereo che ha colpito la Chapecoense: l’aereo a bordo del quale viaggiava la squadra brasiliana si è schiantato contro una montagna provocando la morte di 71 persone fra giocatori, dirigenti e staff. Anche il cielo piange. Squilla un telefono, è quello di Plinio David Neves, presidente della Chapecoense nominato da pochi giorni. La notizia è splendida: il 7 agosto, la squadra brasiliana è stata invitata a partecipare al Trofeo Gamper, al Camp Nou di Barcellona. È la notizia della svolta, quella che infonde nuova linfa vitale e forza di ricominciare.

Ieri sera quel 7 agosto è finalmente arrivato. Davanti a oltre 60.000 persone si è consumata una splendida pagina di sport e solidarietà. Il 5-0 con cui Messi e compagni hanno conquistato la coppa conta davvero poco, soprattutto se paragonato ai grandi gesti di solidarietà visti durante la serata. Ad iniziare dalla lettura dei nomi delle vittime, momento toccante nel quale sono stati ricordati i tragici protagonisti che in quel maledetto volo anno perso la vita.

Poi le emozioni hanno visto il pallone come protagonista. Il calcio d’inizio è stato affidato a Jackson Follmann, portiere sopravvissuto al disastro aereo ma che ha perso la gamba destra nell’incidente, sostituita ora da una protesi. Il 24enne, visibilmente emozionato, da un calcio simbolico alla sfera: le lacrime gli bagnano il viso, il Camp Nou lo sommerge letteralmente di appalusi, è un nuovo inizio.

Inizia il match e nonostante il dominio blaugrana, i brividi arrivano al 36′. Uno dei sopravvissuti, Alan Ruschel, rimasto intrappolato per 36 ore sotto le lamiere della carlinga dell’aereo, estratto vivo ma con una lesione alla spina dorsale, lascia il campo, dopo essere tornato a giocare 252 giorni dall’ultima volta, con in sottofondo il boato degli applausi del Camp Nou.

Il Barcellona vince il match ma non importa. Il ricordo delle vittime, l’omaggio ai sopravvissuti e l’abbraccio da brividi degli oltre 60.000 di Barcellona hanno fatto rivivere la Chapecoense in una serata dove le lacrime sono state di gioia e lo spettacolo del calcio ha vinto nella sua forma più bella.

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