Dall’abito da sposa al Revenge Dress, Lady Diana raccontata attraverso i suoi look: la Principessa icona di stile a 20 anni dalla sua morte [FOTO]

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A vent’anni dalla sua morte Lady Diana, principessa di Galles, rimane un’icona di stile come poche altre protagoniste femminili al mondo riescono a fare: il suo charme, la sua eleganza e la gentilezza dei suoi occhi impreziosivano e facevano brillare i suoi abiti più di qualsiasi altro diamante

C’erano una volta un principe ed una principessa… Raccontare una storia con questo incipit nella memoria collettiva significa andare incontro ad un lieto fine, ad un finale da favola. Quello che al contrario stiamo per narrarvi non è una storia in cui un principe ed una principessa sono innamorati l’uno dell’altro e neanche una storia in cui tutti alla fine vissero felici e contenti. Questo è un racconto di vita vera. E’ la vita di Lady Diana, icona di stile e di amore. Icona di dolore anche. Icona di quelle donne capaci di stravolgere gli stereotipi, le regole, i dress code, i protocolli reali ed i cuori…

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Lady Diana dalla sua prima apparizione, accanto a quello che poi si rivelò un marito adultero e scostante, mostrò il suo lato elegante. La bella figlia del conte Spencer a soli 19 anni si fidanzò con il Principe d’Inghilterra e si presentò ai media con un abito azzurro in pendant con i suoi occhi. Da lì tutto il mondo capì che dietro quella celata timidizza, dietro quello sguardo limpido, aldilà di quel sorriso impacciato si nascondeva quella che si sarebbe rivelata la principessa del popolo.

Alla prima cerimonia ufficiale da fidanzata del principe Carlo però Diana mostrò la sua inesperienza nel sapersi vestire seguendo il dress code reale. Un abito nero scollato che la fasciava alla perfezione fu il primo buco (di stile) nell’acqua che Lady Diana collezionò, o almeno così sembrò all’epoca.

Ero una donna prosperosa di 19 anni, – ha raccontato nel documentario sulla sua vita la stessa Lady D.Carlo quando mi vide disse ‘non verrai con quel vestito? Il nero si indossa per lusso e in nessun altra occasione’. Volevo essere impeccabile ma non ci riuscivo, non sapevo chi per primo doveva passare attraverso una porta, che la borsetta andava tenuta sempre nella mano sinistra”. Quello che allora sembrò un abito fuori luogo oggi però si rivela come uno degli abiti che la non ancora principessa portò al meglio per una serata in cui tutte le attenzioni furono puntate su di lei.

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Chi poi non ricorda il vestito da sposa di Lady Diana? Entrato nella storia degli abiti da sposa, il bianco outfit della principessa di Galles fu realizzato dagli stilisti Elizabeth e David Emanuel  seguendo le linee guida di abiti da sposa storici, come quello della Regina Victoria, della principessa Beatrice, della regina Mary, ma anche prendendo spunti da film come Il Gattopardo, Via col vento, Barry Lyndon. Con uno strascico di 7,62 metri il vestito da sposa fu letteralmente cucito su Lady Diana. Il suo girovita dalla prima prova dell’abito fino al giorno delle nozze diminuì (come per stessa ammissione di Lady D.) di più di 10 centimetri. Stressata dalla pressione mediatica e dalle prime avvisaglie del tradimento di Carlo infatti Lady Diana incominciò la sua lunga storia con la bulimia.

Tanti i vestiti divenuti icona appartenuti alla principessa del Galles, come quelli indossati mentre con Carlo trascorrevano insieme il loro viaggio di nozze, ma anche tutti quelli che la mostrano agli impegni pubblici con il marito ed ancora quelli che dovettero assumere forme premaman prima per l’arrivo di William e poi per la gravidanza di Harry.

Grande importanza poi ha rivestito anche l’abito che segna la fine ufficiale del matrimonio con il marito. Quando Carlo infatti annuncia alla stampa la separazione dalla moglie ammettendo il tradimento con Camilla, ma giustificandolo con il fatto che Diana ed  l’amore per lei erano da tempo finiti, la replica della principessa del popolo non è solo nelle parole del discorso che terrà di lì a poco ad un evento Vanity Fair , ma anche in ciò che indosserà. Lady Diana infatti in quella occasione indossa un vestito in seta nero molto corto firmato Christina Stambolian. La stampa lo ribattezzerà il ‘Revenge Dress’ ( il vestito della vendetta) e lo apostroferà come il suo vestito più sexy. L’abito indossato quella sera da Lady Diana infatti pare mostrare, come mai fatto dalla principessa, le sue forme perfette per due motivi principali. Il primo sarebbe stata la ripicca all’ormai ex marito che la reale avrebbe voluto infliggergli, mentre la seconda motivazione che spinse Lady D. a indossare il famoso abito sarebbe stata quella di sdoganare un abbigliamento che fino ad allora era stato costretto in stereotipi.

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Dopo la separazione da Carlo i look della principessa come prevedibile cambiano e diventano più giornalieri e disinibiti, senza rinunciare a eleganza e raffinatezza. I tailleur fanno sempre parte del suo guardaroba, mentre le immagini che la rendono icona la vedono vestita in pantaloni e camicia come una crocerossina accanto a chi ha aiutato con cause umanitarie importanti. Dalla missione anti-mine, alle visite negli ospedali geriatrici e di malati di AIDS, dagli aiuti ai senzatetto al sostegno ai più bisognosi. Celebre infine la sua posizione ‘in prima linea’ (mai termine fu più azzeccato) nella campagna di sensibilizzazione contro le mine-anti uomo, che l’ha vista indossare elmetto e giubbotto protettivo, intenta ad ispezionare un campo minato in Jugoslavia. In Lady D. si riaccende negli occhi quella speranza e quella voglia di lottare per quello che ama fare. La principessa d’animo, non solo nel suo titolo nobiliare, prende in braccio le persone i cui arti sono stati amputati dopo essere incappati nelle mine anti uomo, abbraccia i malati di Aids stupendo il mondo, incontra Madre Teresa di Calcutta (morta solo dopo 5 giorni dalla sua scomparsa) e fa tutto quello che gli era stato impedito di fare fino a quel momento.

Memorabili anche gli outfit della storia con Dodi Al-Fayed. Dagli shorts corti ed a vita alta sui costumi interi, agli abiti che in quella tristissima sera di 20 anni fa ci portarono via la principessa più scomoda, ma anche più umana, che il mondo potesse avere.

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