Intervistato dal Corriere della Sera, Nico Rosberg ha parlato del duello Hamilton-Vettel e del suo eventuale futuro in Ferrari
“No, non accadrà“. Nico Rosberg, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, mette a tacere le voci che lo vorrebbero in Ferrari nella prossima stagione e assicura che nei suoi piani non c’è il ritorno in Formula 1. “E’ un onore per me che il mio nome sia al centro di speculazioni. Ma io sono totalmente appagato della carriera che ho avuto: ventitré vittorie, tre delle quali a Montecarlo, un titolo mondiale. Pazzesco: a volte non riesco nemmeno a credere che c’è tutto questo alle mie spalle. Mi rende felice“, assicura il tedesco campione del mondo in carica, ma ormai da 8 mesi ex pilota.
“Sto esplorando altri aspetti del lavoro e della vita“, dice, ma la F.1 la segue con attenzione e offre la sua opinione su quanto avvenuto a Baku tra Hamilton e Vettel. “Nessuno conosce Lewis meglio di me: vi assicuro che non ha rallentato volontariamente Vettel. Poi Sebastian non ha saputo controllare il cattivo umore e i pensieri negativi. Ma non mi aspettavo un “fallo di reazione” come quello che ha fatto: ha procurato un danno a stesso. E quello che è successo dopo è stato qualcosa di non necessario, che ha ulteriormente caricato la vicenda. La F1 non è sparita dal mio orizzonte: vedo i gran premi in televisione e mi diverto; quello di Baku è stato bello ed emozionante come la F1 dovrebbe sempre essere. Ma al di là di questo, mi godo la mia nuova realtà“.
Una realtà fatta di spostamenti e idee. “Sono stato relatore a un evento di Google e ho incontrato chi mi ha invitato nella Silicon Valley. Ci andrò e ci rimarrò per una decina di giorni: è un fantastico luogo di ispirazione, ci sono tante “start up” e io sono molto interessato ai computer e alla tecnologia. Non solo: sono un appassionato del futuro della mobilità, per cui dedicherò molta attenzione alle auto che si guidano da sole. Ho davvero fame di avere successo anche nella mia seconda carriera“. Lo spazio per godersi il Mondiale di F.1 da appassionato non manca. “La lotta per il titolo sarà incerta, per ora non vedo un fattore che può fare la differenza. Mi auguro che vinca la mia “vecchia famiglia”, cioè la Mercedes. Sono rimasto vicino ai ragazzi di Brackley. Però non mi sbilancio tra Hamilton e Bottas: nessuna preferenza tra i due“.
Non c’è nostalgia in Rosberg né pentimento per la scelta di lasciare la F.1. “Potrei dire che mi manca il gusto di misurarmi con le nuove macchine: sono dei mostri affascinanti, deve essere bello guidarle. Ma in realtà non mi manca nulla. Ho chiuso il libro della mia F1 con un finale grandioso. E’ stata una parentesi formidabile della vita e rimarrà nel mio cuore. Forse solo un giorno, riguardando le foto con i nipotini, mi verranno le lacrime agli occhi. Ma per ora non ho rimpianti“. (ITALPRESS)