Dall’addio al Tricolore ai consigli per Fabio Aru, la commovente lettera di Giacomo Nizzolo: “quando indossi quella Maglia…”

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Giacomo Nizzolo abbandona la sua ‘amica’ maglia Tricolore andata sulle spalle di Fabio Aru. Il ciclista della Trek Segafredo regala due consigli al collega dell’Astana

Giacomo Nizzolo è un campione a 360 gradi. Il ciclista della Trek Segafredo nel 2016 ha vinto la maglia Tricolore e nell’ultima edizione dei campionati italiani ha cercato di aiutare il suo compagno di squadra Fabio Felline. Alla fine a spuntarla è stato Fabio Aru dell’Astana grazie ad una poderosa falcata nei chilometri finali della competizione 2017. Una bella vittoria per il sardo nata durante la seconda metà del Giro del Delfinato, quando sul Mont du Chat il ciclista ha sfoderato una prestazione da 10 e lode.

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Ai campionati italiani 2017 Giacomo Nizzolo ha detto addio alla sua maglia tricolore dopo averla sfoggiata in tutte le corse del WorldTour. Un viaggio che si è concluso in Piemonte dopo migliaia di chilometri percorsi insieme, come se Nizzolo e la maglia Tricolore fossero una cosa sola. Una bellissima esperienza che il ciclista della Trek Segafredo sicuramente ricorderà per sempre: quando indossi quella maglia, qualcosa negli occhi delle persone cambia. Sei più riconoscibile, certo, ma per i tifosi (italiani, e non solo) acquisisci d’improvviso un significato diverso. Diventi un simbolo, e per questo le persone non si accontentano di riconoscerti, ma vogliono conoscerti, capirti un po’ di più, sapere chi c’è dietro a quel casco e quegli occhiali. – ha scritto Nizzolo sul suo sito ufficiale -. È stato bello vivere per un anno questo rapporto speciale con le persone, sentire ogni giorno l’affetto del pubblico crescere nei miei confronti, e anche le parole di supporto nel momento in cui, in questo 2017, non ho potuto far risplendere la nostra bandiera nella maniera in cui avrei voluto. Tutto questo rimarrà con me, e ne sono profondamente grato”.

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Giacomo Nizzolo conosce quindi il significato della Maglia Tricolore. Fabio Aru adesso indossa la ‘ex amica’ del ciclista della Trek Segafredo e il campione uscente per questo ha voluto regalare due preziosi consigli al sardo: da Tricolore uscente, mi permetto di dare due consigli a Fabio – che ovviamente nulla hanno a che fare con la parte sportiva, sulla quale non ha certo bisogno dei miei consigli. Il primo è quello di lottare, per quanto possibile, per poter indossare una maglia di Campione d’Italia che faccia onore al nostro Tricolore. Questo è un simbolo da portare con orgoglio, e che ancora oggi significa tantissimo per tutti gli italiani e – te ne accorgerai, Fabio – non solo. L’anno scorso, la mia Trek-Segafredo ha capito e condiviso il mio desiderio di indossare un Tricolore “vero”, e anche di mettere lo zampino nel disegno: è stato bellissimo, ogni giorno. Spero possa esserlo anche per te – ha concluso -.  Il secondo, è quello di goderti ogni momento di questo anno. Ogni partenza in cui le persone si raduneranno ancora più numerose attorno a te, per il simbolo che porti. Ogni volta che sentirai chiamare il tuo nome da un ragazzino che ha riconosciuto il Tricolore in mezzo al gruppo compatto. Ogni volta che ti stringeranno la mano perché sei il Campione d’Italia, e grazie a questo scopriranno chi sei davvero. E anche perché non dura per sempre: l’anno prossimo, percorso permettendo, me lo riprenderei anche volentieri…”.

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