Mondiali pista: l’Italia torna a casa con un buon bottino

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L’Italia vince 3 medaglie ai mondiali su pista che si sono disputati ad Hong Kong: oro per Rachele Barbieri, argento per Filippo Ganna e bronzo per l’Italbici maschile

Barbieri_Confalonieri_Madison1Cala il sipario sul velodromo di Hong Kong, teatro dei campionati del mondo su pista che hanno aperto il nuovo quadriennio olimpico. Era l’appuntamento per verificare dopo Rio2016 la continuità del trend di crescita registrato dalla pista azzurra negli ultimi anni e ripartire con slancio verso Tokyo 2020.

Da questo punto di vista le proiezioni sono più che positive. Tre medaglie: oro (Barbieri nello scratch), argento (Ganna nell’inseguimento individuale), bronzo (inseguimento a squadre uomini). Inoltre, molti piazzamenti al top: quarto posto nell’inseguimento a squadre donne e nell’omnium uomini, quinto nel madison donne, settimo nell’omnium e nella corsa a punti donne, ottavo nell’inseguimento individuale donne.

LaPresse/Spada
LaPresse/Spada

Un bilancio così non si vedeva da anni ai mondiali su pista, ma ciò che maggiormente conforta è il costante miglioramento attestato dalle lancette nelle specialità olimpiche di endurance. Quelle veloci restano il nostro punto debole, anche se non mancano segnali promettenti nel vivaio femminile.

In un mondiale che ci ha regalato tante gioie ed emozioni, l’ultima giornata è stata in tono minore per l’Italia. La stanchezza si è fatta sentire nelle gambe di Liam Bertazzo e Simone Consonni. Hanno affrontato il madison con il serbatoio ormai agli sgoccioli dopo l’impresa nell’inseguimento a squadre e le altre gare affrontate nei giorni precedenti. La Top Ten premia la loro costanza ma non riflette il loro standard.

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