Michele Scarponi, il pappagallo Frankje non vuole andar via dall’incrocio della morte

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Michele Scarponi, il pappagallo Frankje non si arrende alla morte del suo fedele compagno di vita: è ancora lì fermo con lo sguardo perso in quell’incrocio maledetto

Sono passate più di 48 ore dal drammatico incidente che ha provocato la morte di Michele Scarponi sconvolgendo il mondo dello sport italiano: è stato un weekend di lacrime e commozione per ricordare il campione gregario, lo scalatore umile, dal cuore grande e dalla simpatia travolgente. Le vittorie di Nibali e Valverde, il pensiero rivolto alla moglie Anna e ai figli Giacomo e Tommaso. Proprio per stare più tempo con loro aveva deciso di uscire così presto a macinare chilometri, appena tornato dal Tour of the Alps, prima di ripartire per il ritiro in altura sull’Etna in vista del Giro d’Italia.

Intanto nelle Marche è in atto un vero e proprio pellegrinaggio per salutare Scarponi, nel feretro con la divisa della Astana e i disegni dei figlioletti. Nel tardo pomeriggio di ieri il carro funebre ha lasciato tra gli applausi l’ospedale di Ancona diretto a Filottrano, dove il fan club di Scarponi ha allestito, nel Palazzetto dello sport, una camera ardente in cui campeggia un ulivo, “perché – spiegano i sostenitori del campione – simboleggia le nostre terre, ma anche perché e’ una pianta resistente al caldo e al freddo, proprio come un ciclista, che soffre di tutto e non cede“. C’e’ poi una gigantografia che ritrae Scarponi a Firenze, e la maglia della sua squadra. Altre due foto immortalano la Coppa al Giro d’Italia e alla Tirreno-Adriatico, con le maglie indossate dal campione. C’e’ infine un ricordo dell’ultima vittoria dell’atleta, che lunedì scorso si era aggiudicato la prima tappa del Tour of the Alps, la prima vittoria con la maglia dell’Astana, la prima vittoria che i suoi due gemellini hanno potuto osservare dal vivo. I funerali saranno celebrati domani alle 15:30 nel campo sportivo di Filottrano. E intanto il pappagallo Frankje, compagno di vita dell’Aquila di Filottrano, è lì appoggiato ad un segnale stradale di quell’incrocio maledetto. Non vuole volare via. Anche la sua vita s’è fermata lì.

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