Ciclismo – Quando durante la premiazione il trofeo è la donna: poniamo fine alle polemiche sulle trophy girls [FOTO]

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Davvero siamo arrivati a far polemica sulle trophy girls del ciclismo? Le ragazze della premiazione etichettate come insulto alla figura femminile, ma è una palese esagerazione!

Scoppia il caso Miss nel ciclismo. Oltre le fatiche dei ciclisti, le pendenze, i saliscendi, i muri e il pavè, il mondo delle due ruote è celebre per le sue bellissime miss. In MotoGp, Formula1 le grid girls e le ombrelline sono sulla griglia di partenza quasi sempre accanto ai piloti. Il loro ruolo non è da considerarsi un insulto alla figura femminile, ma rappresenta invece un tocco di eleganza che rende la competizione più leggera. In passato c’è stato un caso di eccesso di confidenza da parte di un corridore. Nel Giro delle Fiandre 2013, infatti, Peter Sagan ha toccato il sedere ad una miss facendo scoppiare un caso mediatico; un goliardata che si è conclusa con le scuse ufficiali dello slovacco verso alla ragazza.

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In questa prima parte di stagione al Tour Down Under, gli organizzatori hanno sostituito le miss con delle giovani cicliste, mentre al Challenge Maiorca e al Giro di Catalogna non sono state fatte salire sul podio di premiazione. “Non vogliamo entrare in discorsi sulla discriminazione delle donne o polemiche sessiste – ha dichiarato il direttore del Giro di Catalogna, Ruben Peris – Abbiamo preferito utilizzare giovani ciclisti o persone con meriti nel sociale o nello sport”.

Nel Sud dell’Australia, alcune associazioni sono scese in strada per manifestare contro la discriminazione sessuale e nel circuito di Adelaide le grid girls furono bandite. “Paghiamo le ‘grid girls” e allo stesso tempo stanziamo fondi per le giovani che hanno problemi con la loro immagine e il loro corpo, ha proseguito il Ministro dello Sport australiano. Alla Gand-Wevelgem e al Giro di Norvegia gli organizzatori avevano introdotto i ‘mister’ che avevano gli stessi compiti delle miss, ma anche qui le polemiche furono pazzesche.

LaPresse/Fabio Ferrari
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Su questo delicato tema, Manuel Quinziato ha parere contrario. Il ciclista è sposato con una ex miss della Vuelta di Spagna 2007. “Sia io sia lei pensiamo che la miss faccia un lavoro dignitoso come quello dei corridori”, ha commentato il corridore. Oltre il ciclista italiano anche George Hincapie, ex stella della Discovery Channel e Nicolas Roche attuale ciclista della BMC hanno sposato una miss.

Questa polemica è destinata a prolungarsi nel tempo togliendo spazio alla competizione e alle reazioni dei ciclisti dopo una gara. Le miss sono sinonimo di eleganza sono il fiore all’occhiello di una competizione, lasciamole stare e pensiamo di più alle gare!

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